Emergenza

Ad Ardesio poteva essere una tragedia. Ci sono 70 persone isolate e 7 famiglie evacuate

Alla fine di una giornata terribile, iniziata con il boato dell'acqua che irrompeva in paese, non ci sono morti, feriti o dispersi. Ma si teme la frana

Ad Ardesio poteva essere una tragedia. Ci sono 70 persone isolate e 7 famiglie evacuate
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«Se non è scappato il morto, è un miracolo»: qualcuno lo ha scritto tra i tanti post pubblicati nella giornata di oggi (mercoledì 5 aprile) sui social. E certamente in molti lo hanno pensato. A dieci ore dal boato che questa mattina ha risvegliato Ardesio e che ha portato con sé un fiume d'acqua, fango e detriti, si può dire che il peggio è stato evitato. Non risultano esserci infatti morti, feriti o dispersi.

7 famiglie evacuate, più di 70 isolate

Nonostante ciò, la situazione è grave, perché sono sette le famiglie (dieci persone in totale) evacuate e accolte nell'oratorio. Inoltre, un'ampia area del paese, quella delle frazioni a monte della frana, risulta isolata, per un totale di una settantina di persone in questa condizione. Tra loro, anche il sindaco Yvan Caccia.

Per le abitazioni isolate sarà previsto un servizio di trasporto di viveri con una teleferica o con l'elicottero. Nel mentre, dal sito e sui social del Comune continuano a essere diramati avvisi e aggiornamenti sull'emergenza.

15 mila metri cubi di acqua. Si teme una nuova frana

Come subito è stato chiaro, il disastro è stato causato dallo scoppio di una conduttura della centrale Enel di Ludrigno, che ha provocato, secondo le prime stime della Provincia, la fuoriuscita di ben 15 mila metri cubi di acqua e la conseguente frana.

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Ed è proprio quest'ultima a spaventare, perché il timore è che il versante montano interessato possa subire ulteriori smottamenti. Mentre tutta l'area è sotto il monitoraggio degli esperti, Enel ha chiuso la tubazione circa quattro chilometri a monte della rottura e lo sversamento si è progressivamente prosciugato.

La provinciale riapre fra qualche ora (forse)

Sul posto si sono recate diverse squadre dei Vigili del fuoco di Clusone, Bergamo e i nuclei speleo alpino fluviali, anche con mezzi anfibi, per verificare le condizioni degli edifici. Attualmente, la verifica in corso è quella che riguarda via Monte Secco per capire lo stato delle abitazioni e della strada comunale per Cerete.

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Immediata era stata anche la chiusura della strada provinciale 49, fino al ponte di Ludrigno, dove sta intervenendo la Provincia. Il traffico è attualmente deviato verso il centro del paese. Secondo le previsioni, la riapertura dovrebbe avvenire in queste ore. O almeno si spera.

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