Nuovo Palasport, scontro a Bergamo. «Danno alle società»; «No, vantaggio per la città»
Le modifiche all'accordo su Chorus Life passano coi voti del centrosinistra, l'Amministrazione garantisce i contributi al Volley
Approvato ieri sera (lunedì 18 dicembre) l'atto integrativo all'accordo di programma su Chorus Life nel Consiglio comunale di Bergamo. Il documento è passato col solo voto favorevole del centrosinistra, mentre hanno protestato le opposizioni: critiche sono infatti state espresse sia per le modalità con cui si è arrivati alle modifiche in corso d'opera, sia per l'assenza di una palestra in via Serassi, sostituita da residenze universitarie che, però, saranno di natura privata.
La soluzione, come noto da diversi mesi, è invece la costruzione di un nuovo Palazzetto dello Sport al posto dell'ormai abbattuto PalaCreberg. Secondo le stime, dovrebbe essere concluso per la stagione 2025/2026, con un ritardo quindi rispetto a quella previsione iniziale di fine lavori nel 2024, tra le proteste della politica e del Volley Bergamo, attualmente "trasferitosi" a Treviglio. Dopo quindi il via libera di Regione, Provincia, Palazzo Frizzoni e Teb, l'accordo è stato ratificato, non senza le proteste della minoranza.
Le critiche dell'opposizione
Al centro della bufera, come dichiarato dalla consigliera di Fratelli d'Italia Ida Tentorio, a cui si sono unite per la Lega Luisa Pecce e i grillini Sonia Coter, quella che viene definita come una «mancanza di informazioni ai consiglieri, spesso motivata dall’urgenza, per non perdere di volta in volta il finanziamento, la stagione sportiva, magari la faccia».
Non certo commenti leggeri e, inoltre, a rincarare la dose contribuiscono Pecce, che definisce Chorus Life «una città dei balocchi privata, senza previsioni pubbliche» e il segretario cittadino del Carroccio, Alessandro Carrara, che chiede di inserire nel prossimo bilancio di previsione un contributo economico aggiuntivo per le squadre cittadine, che sarebbero state danneggiate dal prolungarsi dei lavori per il Palasport. «L’incertezza e la mancata possibilità di programmare con certezza le prossime stagioni sportive - ha affermato Carrara - sono il principale problema per delle società che, molto probabilmente, avranno ripercussioni anche sui rendimenti sportivi».
Da Forza Italia, Gianfranco Ceci ha invece evitato di condannare la natura privata della nuova cittadella, esprimendo gratitudine a Gewiss e alla famiglia Bosatelli, ma chiarendo, rivolto all'Amministrazione, che «ci siamo persi per strada alcune cose, per esempio le squadre che non possono più giocare al Palazzetto e l’abbattimento del palatenda, un vero disastro». Ha poi criticato le modifiche effettuate tramite atto integrativo, una procedura amministrativa per lui non consona, dato che i cambiamenti sarebbero sostanziali. A sottolineare gli stravolgimenti provocati nello sport bergamasco, anche Danilo Minuti di Bergamo Ideale.
La replica dell'Amministrazione
A rispondere l'assessore alla riqualificazione urbana, Francesco Valesini, che ha ritenuto corretta la procedura tramite atto integrativo, dato che le modifiche sono comunque passate in Consiglio comunale. Inoltre, ha respinto le accuse di danno erariale avanzate dall'opposizione, spiegando che il vecchio palazzetto negli anni aveva perso valore immobiliare, passando da quattro a due milioni, e che verrà sostituito da una nuova struttura che ne varrà dodici milioni.
Ha poi reso noto che le società sportive avranno a disposizione l'Arena di Chorus Life per settemila euro a partita: un annuncio che ha provocato la protesta del leghista Stefano Rovetta, che è anche vicepresidente onorario del Volley Bergamo, dato che attualmente, a Treviglio, il costo è di 1.200 euro a partita. In aggiunta, l'Arena non ha parquet e taraflex (il tappeto in gomma anti-traumi), così come le tribune retrattili, e c'è il timore che questi costi siano a carico delle squadre.
L'assessore allo Sport, Loredana Poli, ha garantito i contributi alle società sportive, che quest'anno saranno pari a centomila euro per il Volley, accogliendo quindi la richiesta dell'ordine del giorno presentato da Carrara. Per ultimo, è intervenuto il sindaco Giorgio Gori: . «Il Palacreberg viene nei suoi contenuti integralmente riportato nel perimetro dell’Arena. Non credo sia un grande sacrificio buttare giù una struttura che era provvisoria vent’anni fa per farne una senza consumare suolo. Il privato all’inizio doveva al Comune nove milioni, come valore degli oneri, ed alla fine ne darà 22,5». Come a dire che il guadagno per il Comune, e di conseguenza per la collettività, è stato notevole.
Capitale della cultura? Un teatro in meno, un palazzetto dello sport in meno! A chi giova tutto ciò? Danni per i Bergamaschi, lo sport e gli spettacoli, vantaggi per i soliti VIP danarosi amici di questa giunta. Bosatelli e la Gewiss, fanno ciò che gli pare, (un po' come L'Atalanta e Percassi con lo stadio) costruiscono, fanno dei patti ma li cambiano come gli pare (niente arena per lo sport ad esempio) e il comune sinistro annuisce e accetta. Bergamo solo per VIP ormai? Città alta off limits per gli altri, se non intruppati con i mezzi pubblici (quando si degnano di non scioperare); il centro di città bassa idem, con l'aggiunta della criminalità di importazione, da loro coccolata; chiusure d piazzale degli alpini (mica ci vanno i VIP); il nuovo Redona centro con chiusura della strada principale per farne una piazza ad uso e consumo dello stesso, abitato da VIP, e si potrebbe continuare. Una giunta guidata dal marchese del Grillo (Io sò io e voi non siete un c....). Loro decidon chi deve fare sport e chi no. Spero solo nelle prossime elezioni, perchè questi di Democratico, nonostante il nome del loro partito, non hanno niente.
Poco male se nel frattempo ci saremo giocati le squadre di basket e volley, vero?