Consiglio straordinario

Pasticcio Palasport: Gori apre alle società sportive. Ma sul PalaCreberg tira dritto

Il sindaco parla di «compartecipazione del Comune alle spese delle società sportive». Ma conferma l'abbattimento del teatro

Pasticcio Palasport: Gori apre alle società sportive. Ma sul PalaCreberg tira dritto
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di Wainer Preda

«Accompagneremo le società sportive alla ricerca della migliore soluzione temporanea per la prossima stagione agonistica, se necessario anche prevedendo una compartecipazione dell'Amministrazione alla copertura di eventuali spese aggiuntive derivanti dallo spostamento della loro attività».

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori apre alle società sportive per cercare di mettere una pezza d'alleggerimento al pasticcio che coinvolge il vecchio Palazzetto dello Sport, la Gamec, l'Arena di Chorus Life e il nuovo Palasport.

Un effetto domino, un valzer di sedi, che di fatto renderà Volley Bergamo 1991, Olimpia Agnelli Tipiesse e Bergamo Basket 2014 - che però al momento gioca alla palestra Italcementi - temporaneamente orfane del luogo in cui disputare i rispettivi campionati (nell'attuale Palaintred, infatti, andrà dalla fine della prossima estate la Gamec). E nel contempo rischia di mettere a rischio le attività culturali che dal Palacreberg (abbattuto per far spazio a un nuovo Palasport) dovranno trovare nuova collocazione all'Arena di Chorus life o al Teatro Donizetti. 

Il Consiglio straordinario

Per questo le opposizioni hanno chiesto un Consiglio comunale straordinario, tenutosi la sera di ieri, lunedì 13 marzo. Il tema è parecchio sentito. E la dimostrazione sono stati i cittadini che, per una volta, hanno riempito l'aula di Palazzo Frizzoni.

Bocciati i tre ordini del giorno presentati dall'opposizione. Via libera invece a quello presentato, di suo pugno, dal sindaco Gori. Fin qui il gioco politico.

Ma quel che importa di più è che le distanze fra le posizioni restano abissali, diametralmente opposte. Non solo fra le forze politiche ma anche fra i bergamaschi che da tempo dibattono su queste scelte.

Da una parte c'è chi, in sintesi, vede solo vantaggi: alla fine avremo un nuovo Palazzetto dello Sport, una nuova Gamec e un'Arena, quella di Chorus Life, destinata ai grandi eventi. Dall'altra chi vede solo guai: la città perderà  il suo Palazzetto dello Sport tradizionale, perderà il PalaCreberg, che finora ha fatto più che bene il suo dovere, a tutto vantaggio di una struttura privata, l'Arena di Chorus life, mentre la Gamec poteva andare benissimo da un'altra parte, in via Rovelli.

Le critiche del centrodestra

Nella schiera dei primi c'è la maggioranza di centrosinistra. Nel campo dei secondi c'è il centrodestra. Con Luisa Pecce, Alessandro Carrara, Alberto Ribolla, Enrico Facoetti e Giacomo Stucchi della Lega che sottolineano a più riprese che l'impiego alternativo dell'Arena di Chorus Life (spazio modulabile da 6.500 posti) sia economicamente insostenibile per le società sportive e per gli spettacoli che non siano grandi eventi: concerti, rappresentazioni teatrali e così via. Tanto che la Lega chiede un rinvio dell'operazione Palazzetto dello sport, la conservazione del PalaCreberg e un referendum fra i cittadini sul dà farsi.  Adombrando anche un possibile danno erariale per l'abbattimento del Creberg Teatro, pagato 4 milioni e poi insonorizzato con altri 900 mila euro.

Con Danilo Minuti (Bergamo Ideale) che sottolinea come il punto fondamentale su Chorus Life, che ebbe anche il plauso dell'opposizione, «era che il progetto era stato pensato come il grande luogo dello sport bergamasco che alla fine non lo sarà, anzi sarà tutt'altro». Mentre il collega Luca Nosari sottolinea che «il peccato originale è la fantomatica convenzione per 60 date all'anno concesse alle società sportive nell'Arena, che in realtà non risolvono i problemi, visto che struttura non verrà pronta prima della fine dell'anno».

Durissimo il consigliere comunale della Lega Stefano Rovetta, che accusa il sindaco e la maggioranza di «errori madornali e cruciali, che ricadranno sui cittadini e società sportive per gli anni a venire». Mentre il collega Stucchi accusa Gori e il centrosinistra di «errori, magari in buona fede, ma anche sottovalutazione, pressapochismo e soprattutto mancanza di ascolto verso chi avanzava tesi diverse dalle vostre».

La posizione del sindaco e della maggioranza

Il sindaco e la maggioranza replicano con quelli che secondo loro sono alcuni dati di fatto. In primo luogo, l'attuale Palazzetto dello Sport è inadeguato, anche a detta delle società sportive. Secondo, la Gamec è altrettanto inadeguata per spazi che ne limitano le possibilità. Terzo, il PalaCreberg era stato concepito come opera provvisoria. Quarto, il nuovo Palazzetto che sarà costruito al posto del PalaCreberg risponde a tutte le esigenze espresse dalle società sportive. Quinto, l'Arena di Chorus Life può essere riconfigurata con facilità per ospitare le opere in cartellone al PalaCreberg.

L'assessore all'urbanistica Francesco Valesini prima lancia una stoccata all'opposizione: «Il valzer delle location sul Palazzetto dello Sport che prima va nella zona del PalaCreberg, poi alla Fiera, poi a Celadina e poi a Grumello dura da vent'anni senza soluzione. Curioso che venga fatta una petizione ora, quando un posto l'abbiamo trovato».

Poi entra nei dettagli. Racconta che il Palazzetto dello Sport attuale ha bisogno di interventi strutturali molti pesanti. Rivela che il dialogo con le società sportive c'è sempre stato, sono state avvertite per tempo e fino a ottobre nessuno si è lamentato. Che il tanto dibattuto progetto di Chorus Life porta in dote opera pubbliche per 21 milioni di euro. Che il progetto del nuovo Palazzetto dello Sport è ormai definitivo e i costi sono sostenuti per 6,3 milioni di euro da Costim mentre il Comune ne mette 3,6, compresa demolizione del PalaCreberg.  Che l'unica richiesta fatta alle società sportive è stata quella di trovare una soluzione alternativa transitoria, per un anno, il tempo di costruire la nuova struttura.

Un anno (sempre che non ci siano ritardi) però, gli contestano le opposizioni, potrebbe essere anche fatale per società sportive che non hanno certo i bilanci dell'Atalanta.  Ecco allora l'apertura di Gori, che invita le società sportive al tavolo anche per parlare, concretamente, della compartecipazione del Comune alle loro spese.  Mentre il cartellone del Palacreberg, assicura, possono essere inclusi nella programmazione dell'Arena. Per il resto, la giunta tira dritto. Convinta che la sua sia la soluzione migliore per gli anni a venire.

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