Sono circa dieci milioni gli euro che la fu Alitalia dovrebbe a due suoi ex commissari per i servizi da loro resi durante l’amministrazione straordinaria. Si tratta dell’avvocato Daniele Discepolo e del professore Stefano Paleari, dal 2009 al 2015 rettore dell’Università degli Studi di Bergamo e recentemente nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Come riporta il Corriere della Sera, i due professionisti erano stati nominati insieme a Luigi Gubitosi per gestire e vendere la compagnia di bandiera nel maggio 2017, quando Alitalia e la sua divisione regional Cityliner finirono in amministrazione straordinaria. Un anno dopo, i tre commissari sono stati sostituiti da Giuseppe Leogrande (che tutt’oggi gestisce la società) e nel marzo 2020 Paleari e Discepolo inviarono le richieste di liquidazione dei compensi: circa sette milioni di euro per l’ex rettore.
Dopodiché si sono susseguite tutta una serie di vicende burocratiche: il Ministero chiese di calcolare questi compensi in tre periodi, ma la cosa non ebbe seguito. Così i commissari hanno presentato una diffida e un ricorso. Nel gennaio 2023, lo stesso Ministero, diventato nel frattempo delle Imprese e del Made in Italy, ha emesso un decreto in cui viene messo nero su bianco che ai due – Paleari e Discepolo – spetterebbero 240 mila euro a testa, ovvero il massimo previsto per i dirigenti delle società pubbliche.
Il decreto è stato però annullato da una recente sentenza del Consiglio di Stato, dopo che i due ex commissari hanno fatto prima ricorso al Tar (ai tempi, è la loro motivazione, Alitalia non era un’azienda pubblica e andrebbero quindi applicati compensi per un’amministrazione straordinaria) – respinto – e poi al Consiglio di Stato, che lo ha appunto accolto e ha stabilito come effettivamente Paleari e Discepolo non stessero gestendo un’azienda pubblica.
Sulla somma, tuttavia, i giudici non si sono ancora pronunciati: starebbe infatti alle parti discuterne. I compensi richiesti sarebbero di circa sette milioni per Paleari e oltre tre per Discepolo.