Prezzi a Bergamo: dagli aumenti natalizi si salva giusto... la frutta secca
L'inflazione riduce la sua corsa. Ma va i costi vanno lo stesso alle stelle. Secondo Ascom, i bergamaschi hanno speso 174 euro di media per i doni
di Andrea Rossetti
Quelli che stiamo vivendo sono i giorni in cui, mediamente, spendiamo di più. Per i regali, ovviamente. Ma anche per il cibo. Del resto, guai a rinunciare alle tradizionali abbuffate di Vigilia, Natale, Santo Stefano e Capodanno. E così finisce che il portafogli si svuota molto più velocemente rispetto agli altri mesi dell’anno, anche perché mica tutti possono contare sulla tredicesima...
Quanto spendiamo per i regali
Partiamo dai regali. Dato che oggi è il 22 dicembre, ci auguriamo che ci abbiate già pensato - se così non fosse, auguri! -. E, secondo quanto riportato dalla Confcommercio nazionale, ogni italiano ha speso una media di 186 euro per farli quest’anno, cifra in netto aumento rispetto ai 157 euro del 2022.
In Bergamasca va leggermente meglio: la spesa media a persona per i regali stimata da Ascom è di 174 euro. Questo dato va letto in parallelo a quello dell’inflazione calcolata dall’Istat per il mese di novembre nella nostra provincia, che segna un +0,4 per cento sull’anno scorso e un -0,6 per cento sul mese precedente.
Rispetto all’impressionante aumento dei costi che stiamo vivendo dalla fine del 2021, tutto sommato dati positivi, che vanno però “inquadrati”: il piccolo +0,4 per cento di novembre 2023 è calcolato su novembre 2022, quando l’inflazione fece però segnare un preoccupante +11,8 per cento nazionale rispetto a dodici mesi prima. Tradotto: se rispetto a un anno fa la spesa extra annuale per famiglia è stimata in “soli” 105 euro, sul 2021 spendiamo invece molto di più.
Cosa regaliamo a Natale
Il punto è che difficilmente i prezzi torneranno indietro. E nemmeno dovremmo augurarcelo, perché in caso di deflazione (dunque calo dei prezzi) entreremmo in recessione e ciò significherebbe che la nostra economia sarebbe in crisi. La vera soluzione all’inflazione, dunque, sarebbe solo una: l’aumento degli stipendi. Cosa che però, in Italia, non accade da tempo. Questo ci riporta alla mestizia dei portafogli vuoti, soprattutto sotto Natale.
Ma dicevamo dei regali. Secondo Confcommercio (...)