Gasperini: «Un 2023 ricco di soddisfazioni. Carnesecchi e Scamacca devono avere continuità»
Dopo la vittoria di misura sul Lecce, il tecnico nerazzurro è soddisfatto. E dice la sua sul "caso portieri" e sugli equilibri da trovare in attacco
di Giambattista Gherardi
L'Atalanta chiude il 2023 con una vittoria, incamerando tre punti che consentono di superare Napoli, Lazio e, almeno provvisoriamente, Roma, rientrando nel giro europeo dopo la bruciante sconfitta di Bologna.
Una partita, quella contro il Lecce, che ha mostrato qualche buono spunto (vedi i legni colpiti da Scamacca e Pasalic), ma che ha anche portato qualche patema, con il Lecce pericoloso in più occasioni e soprattutto con il tiro di Oudin all'89', parato da Carnesecchi con un grande intervento. In generale, però, Gasperini vede il bicchiere mezzo pieno.
«Abbiamo fatto anche oggi una buona prestazione - afferma il mister ai microfoni di Dazn -, in continuità con quella di Bologna, dove la sconfitta era stata immeritata. Non era una partita facile e il Lecce si è dimostrato una buona squadra. Abbiamo tenuto il pallino e giocato con continuità nella metà campo avversaria. In proporzione al gioco, sono state poche le occasioni da gol, ci è mancato qualcosina. Poi nel secondo tempo, dopo il gol, abbiamo avuto un buon momento in cui avremmo anche meritato il raddoppio. Negli ultimi dieci minuti siamo andati un po' in difficoltà, anche per merito del Lecce, che ha mostrato di meritare i suoi 20 punti e di avere una buona organizzazione».
Carnesecchi e Scamacca finiscono sotto i riflettori.
«Carnesecchi ha fatto un importante intervento conclusivo, ha fatto bene. Quello con Musso non è un dualismo: sono due portieri forti, simili su alcuni valori. Carnesecchi è giovane e per crescere deve giocare con continuità. Musso è forse più esperto e se rimangono entrambi devo fare delle scelte. Scamacca ha pure bisogno di giocare, anche per la sua struttura fisica. Ora partirà Lookman per la Coppa d'Africa e tutti là davanti dovranno dare risposte importanti, anche Muriel, De Kateleare ed El Bilal Touré, che presto tornerà disponibile».
Si chiude un 2023 importante.
«Penso innanzitutto al girone di ritorno della scorsa primavera e al quinto posto che ci ha riportato in Europa. Non era scontato e ce lo siamo meritati, al di là di ciò che ha riguardato la Juventus. In questa stagione abbiamo vinto nove partite e conquistato il primo posto nel girone di Europa League qualificandoci direttamente per gli ottavi. Ci manca qualche punto negli scontri diretti, persi troppe volte nei minuti finali, ma con la vittoria di oggi, 29 punti e sesto posto non sono una brutta classifica».
Palle inattive. Ci vuole uno stratega difensivo che dica a ciascuno quel che si deve fare. Niente di casuale.