Non solo campo

Romero, Demiral, Buongiorno, Hien: la difficile scelta del difensore giusto per l'Atalanta

Per giocare da protagonista nell'Atalanta servono tante cose, in primis la voglia e la grinta per "sudare la maglia", che fanno la differenza

Romero, Demiral, Buongiorno, Hien: la difficile scelta del difensore giusto per l'Atalanta
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di Fabio Gennari

Ci sono le certezze, ovvero coloro che finora hanno giocato di più. Ci sono i ragazzi di prospettiva, come Bonfanti e Del Lungo. Ma anche Okoli, che sta giocando a Frosinone. A breve sarà anche ufficiale Hien, possente centrale svedese che arriva dal Verona. La difesa dell'Atalanta, spesso chiacchierata per il suo rendimento rispetto a quello dell'attacco con Gasperini in panchina, in questi ultimi anni è stata al centro di tante questioni di mercato e non sempre le cose sono andate come si pensava. Le motivazioni, oltre alle doti tecniche, sono fondamentali: nell'Atalanta bisogna volerci giocare.

Quando la Dea ha acquistato il genoano Romero (estate 2020) sembrava si potesse andare avanti per qualche anno con l'argentino protagonista al centro del pacchetto arretrato. Dopo appena un anno, però, ecco il Tottenham e i suoi 50 milioni sul piatto. Con un ingaggio per il giocatore che sfiorava i 3 milioni, impossibile trattenere a Bergamo il sudamericano. Il discorso vale per lui come per quasi tutti gli altri giocatori: se arriva un'offerta irrinunciabile, l'Atalanta non è nelle condizioni di dire di no. E i calciatori, che sono professionisti, fanno giustamente i loro ragionamenti.

Dopo Romero si è passati a Demiral. Il turco, arrivato dalla Juventus, era il perno di difesa dell'Atalanta che l'anno scorso nel girone d'andata veleggiava in testa alla classifica. Peccato che l'atteggiamento non fosse quello giusto, Demiral è finito presto ai margini e all'inizio di questa stagione il suo procuratore ha dichiarato come fosse impossibile una sua permanenza: accordo con gli arabi Al-Ahli per 20 milioni e tanti saluti a Bergamo e all'Europa. A 25 anni. Le motivazioni, come sempre, fanno la differenza.

Ultima, ma non meno importante, la questione Buongiorno. L'Atalanta la scorsa estate era pronta a pagare 25 milioni di euro (compreso Zapata) il centrale del Torino. Legittimamente, all'ultimo momento il ragazzo ha detto di no e la trattativa è saltata. Si torna quindi alle motivazioni, dettaglio decisivo: per giocare nell'Atalanta devi avere la testa giusta, la voglia di misurarti con un calcio che ormai abbraccia anche l'Europa e vedere la Dea come un'opportunità di crescita ma non solo come un passaggio verso altri lidi più remunerativi. E anche per chi osserva, questo parametro, va tenuto in grande considerazione. Ora è arrivato Hien, giocatore già inseguito l'estate scorsa. Chissà che con lui non possano cambiare le cose...

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