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Semafori intelligenti e dossi: le alternative agli autovelox proposte da Bergamo a Salvini

Le due proposte arrivano dall'assessore Zenoni, che avrebbe in mente anche di scrivere al ministro delle Infrastrutture

Semafori intelligenti e dossi: le alternative agli autovelox proposte da Bergamo a Salvini
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Di semafori che diventano rossi al superamento di una determinata velocità se ne vede già qualcuno in giro, di cuscinetti berlinesi - ovvero quei dossi quadrati che non si estendono per tutta la carreggiata e servono a rallentare le auto, ma non i mezzi di soccorso - invece no. Eppure queste due soluzioni, secondo l'assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni, potrebbero rivelarsi molto efficaci ed evitare di usare solo gli autovelox.

Un esempio di cuscinetto berlinese

Una lettera a Salvini

Il dibattito scatenato da Fleximan, unito a quello sull'istituzione delle zone 30 a Bergamo città, all'amministratore della giunta Gori ha fatto venire l'idea di scrivere al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che nelle sue uscite si è mostrato poco incline alla proliferazione della «giungla degli autovelox».

Così ha dichiarato Zenoni a L'Eco di Bergamo, che fa presente anche i limiti di entrambe le proposte. In particolare, i semafori non sono ancora stati omologati perché mancano i decreti di omologazione e attuazione, che dovrebbero essere fatti entro sei mesi, ma - nota Zenoni - «nel frattempo sono passati 4-5 governi». Il che suona anche come un invito a quello attuale a rimediare.

Per le Zone 30, ma non solo

Questo tipo di semafori, e così anche i cuscinetti berlinesi, potrebbero rivelarsi molto utili lungo i 170 chilometri di Zone 30, ma anche in quelle a scorrimento più veloce con il limite a 50. I semafori, sempre secondo Zenoni, avrebbero poi il vantaggio in più di essere nettamente più economici dei dossi.