La cerimonia

Raddoppio Bergamo-Ponte San Pietro, il ministro Salvini "inaugura" tre anni di disagi

Il leader della Lega ha tenuto a battesimo anche il cantiere della nuova stazione di Bergamo. «Cercheremo di ridurre i disagi al minimo»

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di Wainer Preda

Fuori, sul piazzale della stazione, un gruppo di manifestanti si lamenta per i disagi provocati dai lavori sulla Bergamo-Ponte cominciati stamattina, lunedì 5 febbraio. Dentro, in una tensostruttura che sembra una serra, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, in ritardo di 45 minuti, minimizza: «È chiaro che ogni cantiere provoca disagi, vedremo di ridurli al minimo».

Cronaca di una mattina d'inaugurazioni in pompa magna. Del cantiere della nuova stazione ferroviaria di Bergamo e di quello del raddoppio Bergamo-Ponte San Pietro, da una parte. Di tre anni di disagi, invece, per chi su quella tratta deve viaggiare ogni giorno.

«Ridurremo al minimo i disagi»

Lì, da oggi i treni sono fermi, sostituiti dai bus. «Tre anni per fare quattro chilometri! Ci chiediamo perché non abbiano fatto come nel resto d'Europa, mantenendo una linea attiva e byspassando il cantiere» dice Luigi Toccagni di Ponte San Pietro, accanto a manifestanti che indossano cartelli di protesta.

Manifestanti fuori dalla stazione di Bergamo

«Faremo tutto il possibile per contenere i disagi - risponde Salvini ai giornalisti -. Chiaro che ogni cantiere ne porta con sé. Pensiamo al casello di Dalmine, o alla nuova uscita autostradale di Bergamo. Qui c’è l’amministratore delegato di Rfi, gli chiederemo di ridurre al minimo questi disagi. Ma se vogliamo pensare alla Lombardia dei prossimi 10 anni, abbiamo bisogno di più strade, autostrade e ferrovie. Noi lavoriamo per la de-carbonizzazione e per l’ambiente, ma non obbligando la gente a comprare l’auto elettrica. Noi stiamo finanziando tante nuove tratte ferroviarie da nord a sud».

Tante autorità presenti

«Una robusta cura del ferro per la transizione ecologica» ha detto il ministro durante il suo discorso. Ad ascoltarlo c'era tutta la Bergamo che decide. Dal sindaco Giorgio Gori al presidente della Provincia Pasquale Gandolfi. Dall'assessore regionale Claudia Terzi al candidato sindaco del centrodestra Andrea Pezzotta. Dal presidente di Sacbo Giovanni Sanga al ministro dell'Autonomia Roberto Calderoli, passando per la parlamentare Rebecca Frassini e il consigliere regionale Jonathan Lobati.

«Incontrerò il sindaco di Curno - ha detto Salvini - così come il mio predecessore ha incontrato i sindaci in fase di elaborazione del raddoppio. Ascolterò, ma poi mi pagano per decidere. E sicuramente le infrastrutture non si fermano».

Matteo Salvini a Bergamo

Gori: «Tanti cantieri in parallelo»

Fra i cantieri della nuova stazione, quelli per il raddoppio della Bergamo-Ponte, il treno per Orio, la tranvia per la Valbrembana e la Brt, su Bergamo sono stati investiti qualcosa come 900 milioni di euro, attraverso il Pnrr. «Prendiamola come una sorta di riparazione a quello che Bergamo non ha avuto nel passato - ha detto il sindaco Gori - quando la nostra città è stata tagliata fuori dai grandi flussi ferroviari che passano da Brescia. Sono tutti cantieri che partono in parallelo, ma puntano allo sviluppo futuro sostenibile e a ridurre l'ingresso di 50 mila auto tutti i giorni in città».

«Il raddoppio della Bergamo-Ponte - dice ancora Gori - coglie però un risultato solo parziale perché non comprende, come invece avevamo chiesto, il collegamento metropolitano». A questo proposito l'assessore Terzi ha detto che sul tavolo di Regione Lombardia è allo studio una sorta di passante simile a quello di Milano, mentre servirà anche un nuovo ponte ferroviario sull'Adda.

I vertici di Rfi e Trenord

Gianpiero Strisciuglio di Rfi ha detto che «i cantieri in atto, specie la stazione e il treno per Orio cambieranno profondamente il territorio, mentre il raddoppio della Bergamo-Ponte San Pietro consentirà collegamenti più frequenti con Milano, il Lecchese, la Valtellina e la Svizzera».

Quanto ai tre anni di disagi «faremo di tutto per ridurre l'impatto dei cantieri sul servizio ferroviario e sulla popolazione», ribadisce.

«Questi lavori porteranno a un salto in avanti della capacità ferroviaria» ha aggiunto Marco Giovanni Piuri, amministratore delegato di Trenord. «Quanto ai disagi, questa mattina tutto è andato bene, buona la prima - ha affermato -. Sulla Bergamo Ponte abbiamo messo in strada un servizio alternativo di bus con 224 corse giornaliere, di cui 45 esclusive per gli studenti. Ci vuole però un po' di pazienza».

Alla fine, il delegato vescovile mons. Giulio Della Vite benedice i due nuovi cantieri. Anche se forse la benedizione servirebbe più ai pendolari.

Commenti
Mariano Giusti

Il servizio metropolitano sarebbe bello, ma richiede un cambio di mentalità riguardo all'uso dell'automobile.privata

Massimiliano A.

Ovviamente come sempre alle inaugurazioni tutti presenti! Ma ho domanda! Ma perché non utilizzare le tratte delle ferrovie esempio albano san Alessandro fino alla stazione di Bergamo creando fermate ogni tot km? Utilizzare come metro? Ovviamente anche da tutte le altre parti!

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