Che bella sorpresa! Bergamo ha un fiore tutto suo (la Campanula Bergomensis)
Si tratta di una pianta unica al mondo. Cresce sui detriti di roccia. Individuata tra Clusone e Castione e sopra Valcanale
di Paolo Aresi
È un fiore nuovo. O, meglio, una pianta che non si conosceva, una specie diversa da tutte le altre finora conosciute sul pianeta. L’hanno chiamata Campanula Bergomensis, in onore della nostra terra.
È stata individuata pochi anni fa e poi studiata attentamente, fino alla conclusione ufficiale della scienza. Tra gli scopritori c’è Barbara Valle, che ha 29 anni ed è ricercatrice di Zoologia all’università di Siena, nonché componente del Fab, il gruppo Flora alpina bergamasca.
Com’è possibile che una specie nuova si trovi in un ambiente così popolato e conosciuto come la Bergamasca?
«Questo dimostra quanto ci sia ancora da scoprire sulla Terra, quanto ancora non sappiamo, anche vicino a casa. In Italia e in tutta Europa, senza bisogno di spostarsi in Africa o in Australia».
Ma come avete scoperto questo fiore, questa Campanula?
«Prima di tutto è una pianta, non un fiore. Il fiore è soltanto un aspetto della pianta. In questo caso ha una forma che conosciamo bene, di campanule ce ne sono tante nei nostri boschi. Questa però aveva degli aspetti particolari. Circa dieci anni fa alcuni ricercatori del Fab si erano resi conto che quel gruppo di fiori individuati in una zona franosa vicino a Clusone era diverso da quello che si pensava: non era la Campanula Cespitosa diffusa nelle Alpi Orientali, come fino ad allora si era ritenuto. Da lì sono cominciati gli studi per capire se si trattava soltanto di una leggera diversità di forma o si trattasse davvero di una diversa specie vegetale».
Ed è così?
«Sì, la scoperta è ufficiale e lo studio è stato pubblicato da una rivista scientifica specializzata, inglese, di prestigio. La nuova specie è stata individuata fino in piccole aree della nostra montagna, vicino a Clusone, in Valle di Tede e in Valle dei Dadi, in comune di Castione della Presolana. Cresce sui detriti di frane, su piccoli ghiaioni. L’ultima popolazione di questa pianta l’abbiamo scoperta in Valcanale».
Ma come è diversa da altre piante?
«È simile alla Campanula Cespitosa, ma presenta altre caratteristiche che non sono soltanto (...)