Quarantun sindaci contro il nuovo inceneritore che la Montello vorrebbe costruire
Mancano però le firme dei primi cittadini di alcuni tra i paesi più vicini: Montello, San Paolo d'Argon, Albano Sant'Alessandro e Pedrengo
Sono 41 i sindaci che hanno deciso di dire no all'inceneritore mettendo una firma al documento, inviato su carta intestata del Comune di Cenate Sopra, a Provincia, Ats, Regione Lombardia, Arpa e ministero delle Imprese e del Made in Italy, per dire no all'inceneritore che la Montello ha intenzione di costruire nei propri impianti. La loro voce si accora a quella dei tanti cittadini che stanno firmando contro l'opera in occasione dei banchetti organizzati dalla rete "Aria Pulita Tomenone".
L'impatto sanitario e ambientale
Nello specifico, come riportato dal Corriere Bergamo, i sindaci hanno espresso il proprio «parere negativo alla realizzazione dell'impianto perché non necessario per la Provincia di Bergamo e in ogni caso perché aumenta evidentemente il rischio sanitario dei cittadini che risiedono nei territori interessati». Da qui l'invito a «ridurre allo zero l'impatto sanitario e ambientale dell'insediamento».
Si tratta di primi cittadini del territorio, ma anche di paesi più distanti dalla zona, comunque preoccupati delle ricadute che l'impianto, ben 80 metri di ciminiera, potrebbe avere anche su ampia scala. Recentemente, anche il deputato Devis Dori ha presentato un'interrogazione parlamentare in merito.
In attesa della conferenza dei servizi
Tra le firme ci sono dei grandi assenti. Non compaiono infatti quelle dei sindaci di paesi vicinissimi: Montello, San Paolo d'Argon, Albano Sant'Alessandro e Pedrengo. E manca anche quella di Giorgio Gori. «Non siamo stati coinvolti volutamente - spiega al Corriere Bergamo Gianmario Zanga, primo cittadino di Albano - Non abbiamo preso posizione né a favore né contro, la esprimeremo in conferenza dei servizi». E dello stesso parere è anche Diego Gatti, sindaco di Montello.
Moltello rifiuti non sa come smaltire . li e venuta brillante idea bruciare . Saremo brescia . Tumori ! Altro che capitale cultura ?.
Ehh si, i paeselli quelli belli ! ma se era un centro commerciale a ridosso della città con ore di coda nel weekend e traffico mega tutti i santi altri giorni vedi come correvano ad insediarlo !! Li la salute ai sindaci manco gli passava per la testa !!