Nel cuore delle dimore storiche bergamasche (ma non solo) per 12 domeniche
Settima edizione di “Domenica per ville, palazzi e castelli” dal 7 aprile. I padroni di casa fanno da guida
Castelli affascinanti, palazzi sontuosi di città, ville di campagna con parchi e giardini rigogliosi di piante secolari. Ricca e varia l’offerta della settima edizione di “Domeniche per Ville, Palazzi e Castelli…”, da domenica 7 aprile: la manifestazione dal 2018 continua a promuovere la scoperta dei tesori privati nascosti di Bergamo e della sua provincia.
Chi partecipa
Il gruppo comprende i sedici proprietari di dimore storiche private bergamasche, due della Franciacorta in provincia di Brescia e due di Crema, in provincia di Cremona: la compagnia si è quindi allargata oltre confine, a partire dall’impegno comune per Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Quando
Sono dodici le giornate di apertura con visite guidate tra la primavera e l’autunno: 7, 14, 21 e 28 aprile; 5, 12, 19 e 26 maggio; 22 e 29 settembre; 6 e 13 ottobre. Permettono a un pubblico che ama l’arte e la storia di vivere dei momenti di immersione nelle dimore.
Guide “autoctone”
Spesso a guidare i visitatori sono proprio i padroni di casa, che raccontano le loro esperienze, i ricordi e gli aneddoti che li legano alle loro abitazioni. Ogni dimora racchiude una storia differente, spesso intrecciata con antichi legami ad altre: parentele, amicizie, artisti che vi hanno lavorato. È sempre un’emozione sentir narrare gli aneddoti di casa e le leggende tramandate di generazione in generazione: si entra per qualche ora nella storia e se ne esce arricchiti di bellezza e cultura.
Ogni dimora preserva le sue particolarità, grazie alla custodia dei proprietari: per questo tutte meritano una visita. Ed è una gioia per i proprietari condividere ciò che faticosamente cercano di conservare al meglio con grande amore, passione, oneri e impegno.
Iniziative speciali
Il 22 settembre le visite saranno legate alla manifestazione I Maestri del Paesaggio, una collaborazione ormai consolidata negli anni. A Villa Vitalba Lurani Cernuschi e al Convento di San Nicola il 21 aprile e il 13 ottobre, per i bambini, ci saranno visite con “Story telling”: visite guidate interattive, animate da personaggi narranti in costume.
Informazioni
Sul sito dimorestorichebergamo.it è possibile consultare il calendario con i dettagli della manifestazione, la scheda descrittiva di ogni dimora, i contatti dove prenotare e le informazioni su prezzi e orari di ciascuna visita. Le visite guidate sono a pagamento e sono soggette a prenotazione obbligatoria.
Il primo appuntamento
Per domenica 7 aprile sono “di turno”, in città, Palazzo Terzi, Villa dei Tasso, Villa La Gargana. Quest’ultima, a Boccaleone, merita attenzione perché è sicuramente la meno nota delle tre.
È un pezzetto di paradiso, nascosta in via Rovelli, in una zona dove hanno trovato casa il campo nomadi, la Fervet, il mercato ortofrutticolo. All'ingresso sta un cancello dominato da due grandi alberi. Se ci si ferma, si ammira un giardino all'italiana e il porticato della facciata, con volte e colonne.
La Gargana è una villa del Seicento, casa di campagna della famiglia nobile dei Gargana che le diedero il nome. Prima della villa, intorno al XIII secolo, venne costruita una fortificazione al servizio del borgo di Boccaleone, quando poi la situazione si fece più calma, probabilmente con l’arrivo dei Veneziani, il fortilizio venne trasformato in una cascina e quindi fu realizzata la villa padronale. Le cascine non scomparvero: stavano, e ancora si possono vedere, accanto al palazzo. Dovevano curare un terreno molto ampio che arrivava fino a Seriate e fino a Paderno, Boccaleone. Il piano terra brilla di uno splendore antico: pavimenti di mattoni e di legno, soffitti affrescati. Quello della grande sala appare magnifico, risale al XVII secolo e ci ha messo il suo genio anche Vittore Ghislandi, Fra’ Galgario.
In provincia sono aperti il Castello di Cavernago, Palazzo Barbò, Palazzo Oldofredi Tadini Botti, Villa Pagnoncelli Folcieri. Ci focalizziamo anche in questo caso sull’ultima, a Scanzorosciate.
Ha un impianto seicentesco con una torre medievale angolare. Al piano nobile, troviamo la biblioteca e un grande salone con stanze minori annesse. Gli ambienti sono tutti decorati con affreschi del ‘700, a tema mitologico e allegorico, arricchiti in parte con arredi di famiglia, in parte con oggetti acquistati nel tempo. Un giardino all’inglese accoglie il visitatore, mentre un grande spazio verde si apre sul retro. Conserva il suo impianto all’italiana, con spazi scanditi da siepi di bosso ed oggi è usato dalla famiglia come orto e frutteto.
La famiglia Pagnoncelli vi si trasferisce poco dopo la metà dell’800 dalla frazione di Cà Passero, a Berbenno, Valle Imagna. Famiglia con una tradizione di farmacisti che Maurizio Pagnoncelli Folcieri ancora oggi esercita in Scanzorosciate. Giancarlo Pagnoncelli Folcieri, nel 1962, produce il suo primo Moscato di Scanzo, passito rosso da meditazione unico al mondo, da vitigno autoctono, aromatico, botritizzato, la cui storia è documentata dalla metà del 1300. Dal 2009 è la più piccola Docg d’Italia, ad oggi l’unica lombarda. Oltre alla villa sarà visitabile anche la cantina che si trova all’interno della villa ed è stata ricavata negli spazi della vecchia “legnaia”.