Dalla Polonia agli Stati Uniti

La tradizioni pasquali più curiose

La tradizioni pasquali più curiose
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Domenica in tutto il mondo si festeggia la Pasqua; le due religioni più legate alla festività pasquale sono quella ebraica e quella cristiana. Se per la prima celebrare la Pasqua significa ricordare il passaggio del popolo eletto da una condizione di schiavitù alla libertà, nella memoria del biblico passaggio dall’Egitto alla Terra Promessa, il cristianesimo invece festeggia la risurrezione di Gesù Cristo, avvenuta tre giorni dopo la sua morte in croce. Oggi, comunque, la Pasqua viene festeggiata nei modi più strani. Non ci sono soltanto le classiche tradizioni internazionali come le uova (vere o di cioccolato), il coniglio e la colomba, ma altre particolarità da conoscere.

 

I gavettoni di Polonia e Slovacchia

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In Polonia, terra di grande tradizione cattolica, il giorno della Passione di Gesù, il Venerdì Santo, si è soliti cuocere e pitturare le uova pasquali che verranno poi scambiate la Domenica di Pasqua. Il Sabato Santo tutti i fedeli si recano in Chiesa per fare benedire il cibo che mangeranno il giorno seguente, assieme alle uova colorate. In Slovacchia, invece, al Sabato Santo viene bruciato tutto ciò che la gente ritiene vecchio, inutile o nocivo, mentre la Domenica le briciole del pranzo pasquale, benedetto in precedenza, vengono mescolate coi semi dei raccolti futuri.

I due Paesi hanno in comune la modalità simile di festeggiare il Lunedì dell’Angelo, con l’utilizzo di gavettoni d’acqua. Se in Polonia l’acqua viene lanciata sui campi per assicurarne la fertilità, in ricordo del battesimo del primo sovrano polacco, in Slovacchia invece le ragazze nubili vengono bagnate completamente e “frustate” dolcemente con dei rami di salice. Tradizione vuole che ciò porti bellezza e fortuna per l’anno seguente.

 

Regno Unito, Irlanda e Stati Uniti

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In Inghilterra, il Giovedì Santo è principalmente legato alla carità: nell’Abbazia di Westminster vengono donate ai poveri piccole borse di denaro. Il Venerdì è invece il giorno della preparazione degli hot cross bun, dolci fatti con cannella e uvetta sulla cui superficie è disegnata una croce (a ricordare la Passione di Cristo). Tipica della Domenica invece la cosiddetta egg hunt, la caccia all’uovo, organizzata per i bambini che si lanciano alla ricerca delle uova nascoste in giardino, ognuna delle quali legata a una ricompensa.

In Scozia invece il giorno della Resurrezione si è soliti o far rotolare le uova da una collina, a testimoniare l’aiuto dato a Cristo spostando la pietra del sepolcro, oppure accendere dei falò in cima alle Highlands. Simile a questa tradizione è ciò che accade negli Stati Uniti con l’eggs rolling, sfida che consiste nel far ruotare il maggior numero di uova con un cucchiaio di legno senza romperle, percorrendo più spazio possibile. Nel 1814 Dolly Madison, moglie del Presidente Usa James, permise ai bambini di giocare all’eggs rolling nei giardini della Casa Bianca e la tradizione continua tutt’oggi. L’Irlanda da parte sua celebra la Pasqua nel modo più significativo per la nazione: chiudendo i pub e recandosi sulle alture del Paese ad assistere all’alba del giorno del Signore.

 

La battaglia delle uova e la Russia

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La choukane s yasta bulgara prevede che, in tutte le città e nei campi della zona, il Sabato Santo al termine della messa inizi una vera e propria battaglia con le uova. Il vincitore sarà colui che resterà con almeno un uovo intatto, conservando l’“arma” fino all’anno successivo. Simile alla tradizione della Bulgaria è ciò che accade a Berna: nella capitale elvetica la gara delle uova prevede che i partecipanti si presentino in piazza della città con delle uova colorate, spesso con la bandiera rossocrociata svizzera, e che le sbattano contro quelle avversarie. Anche in questo caso a vincere sarà chi rimarrà con quella intera. In Russia invece il pranzo della Domenica pasquale viene consumato a mo’ di picnic sopra la tomba di un parente defunto, mentre durante la cena serale vengono distribuite le uova esclusivamente colorate di rosso, a simboleggiare il sacrificio di Cristo.

 

L’“Halloween” di Finlandia e Svezia

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Una leggenda svedese narra che le streghe del posto erano solite unirsi al diavolo sulla Blakulla, la Montagna blu, nei giorni prossimi alla Pasqua. Per questo motivo le bambine si vestono da streghe nei giorni precedenti, chiedendo l’elemosina e dando in cambio cartoline pasquali disegnate da loro. Per cacciare gli spiriti maligni gli adulti invece appiccano tradizionalmente dei grandi falò. La vicinissima Finlandia ha anch’essa tradizioni simili a quelle svedesi, anche qui infatti il periodo è caratterizzato da grandi fuochi (i kokko) per tener lontane le streghe. I bambini travestiti bussano alle porte delle varie città con un ramoscello ed, al posto di «Dolcetto o scherzetto?», dicono: «Agito un ramo per augurare un sereno e propizio anno in futuro; un ramoscello per te, un regalo per me!». Non saranno le consuete parole del 31 ottobre, ma la sostanza rimane la stessa.

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