Chi era la 26enne di Brignano morta in auto nel Cremasco
Debora Nisoli era cresciuta nel paese della Bassa, dove i genitori hanno un'azienda agricola, ma da qualche tempo si era trasferita a Soncino con il fidanzato
Si chiamava Debora Nisoli la 26enne di Brignano che, alla guida di una Toyota Yaris, ieri (10 aprile) verso le 8 si è scontrata con un camion con rimorchio, che trasportava una gru. Tremendo l’impatto avvenuto lungo la provinciale 235, al confine tra Soncino e Orzinuovi, fra le province di Cremona e di Brescia. Debora lascia il padre Matteo, la madre Chiara e la sorella più grande Elena.
Frontale contro un Tir
Secondo una prima ricostruzione pare che la giovane abbia sbandando a sinistra, improvvisamente, andando a occupare la corsia opposta fino a schiantarsi frontalmente con il Tir che proveniva dalla direzione opposta. Violentissimo lo schianto, che non le ha lasciato scampo. Il mezzo pesante, invece, è finito per ribaltarsi a lato della strada che è rimasta bloccata.
Nulla da fare
Per la giovane, già gravissima, non c'è stato però, più nulla da fare. Feriti anche i due uomini che viaggiavano sul mezzo pesante. Entrambi hanno riportato traumi alle gambe e sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale di Cremona in codice giallo. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Crema, insieme ai vigili del fuoco di Brescia.
Viveva nel Cremasco
Debora Nisoli era cresciuta nel paese della Bassa, dove i genitori gestiscono l’azienda agricola "Nisoli Emilio Matteo e Stefano" in via Cologno, ma da qualche tempo si era trasferita a Soncino con il fidanzato. Descritta come una persona estremamente disponibile e gioviale, che sapeva facilmente legare e fare gruppo, aveva ricoperto il ruolo di assistente sociale al Comune di Antegnate nel 2022, per poi lavorare a Romano per l’azienda consortile Solidalia. Recentemente, invece, aveva vinto un concorso come assistente sociale nel Bresciano.
Ho conosciuto Debora Nisoli e fin dall'inizio mi ha subito colpito per la sua intelligenza, la grazia e l'educazione. Non dimenticherò mai il suo sorriso e i suoi occhi e oggi la piango insieme a tutti i parenti, perché morire così quando si ha tutta la vita davanti... per tutti noi è una grande perdita quindi condoglianze alla famiglia. Oggi c'è il sole ma il mondo è un po' più triste.
Ho letto ora l'articolo e sono rimasto scioccato di quanto è accaduto a questa ragazza, non c'è bisogno di conoscere la persona x essere addolorati di quanto è accaduto, mi associo aldolore dei familiari, sentite condogliane.
Non conoscevo questa povera ragazza e immagino il dolore dei parenti amici e colleghi con cui lavorava. Leggendo l'articolo immagino che si stesse recando al lavoro dove era una assistente sociale, un mestiere nel quale non è certo la retribuzione che conta, ma l'aiuto x le persone fragili. Morire a 26 anni con una vita ancora davanti è una profonda ingiustizia