A Palazzo Moroni un grande evento dedicato all'arte della seta: appuntamenti dal 10 al 12 maggio
Con "Seta. Sul filo di una storia" il bene Fai ospiterà incontri, laboratori e consentirà visite guidate per valorizzare questa tradizione
L'arte del filare la seta sarà protagonista del fine settimana tra il 10 e il 12 maggio nell'ortaglia del Bene Fai di Palazzo Moroni, a Bergamo, con Seta. Sul filo di una storia. L'evento è il più grande sul territorio tra quelli dedicati a questa antica tradizione. Nelle tre giornate sarà possibile partecipare a percorsi espositivi, visite guidate speciali, incontri con storici ed esperti di tessuti, installazioni tessili scenografiche, laboratori tematici e interattivi nonché gironzolare per un'eclettica mostra mercato per celebrare memoria e contemporaneità di un'arte nobile, sintesi di stile, artigianalità, genio creativo.
I Moroni e la seta
Il legame tra Palazzo Moroni e la seta è secolare, dato che la fortuna di questa famiglia si fonda fin dal Cinquecento sulla manifattura tessile. Dal Seicento centrale divenne anche la coltivazione del gelso, che campeggia nel suo stemma, che risuona nel suo cognome (morus in latino, murù in dialetto bergamasco) e che fiorisce in questo periodo nella ortaglia del bene storico.
Un filo di seta attraversa anche le stanze del palazzo: si ritrova negli abiti dei personaggi dipinti nei capolavori di Giovanni Battista Moroni che sono qui conservati o nelle preziose tappezzerie che rivestono pareti e arredi. Un filo di seta, infine, lega Palazzo Moroni al territorio, perché la produzione della seta per secoli è stata centrale nell'economia bergamasca: l'evento sarà infatti un'occasione per ricordare, e un'opportunità per ricucire la memoria di una tradizione locale oggi perduta che fa parte della storia e della cultura di questo territorio.
Il programma
Si comincia venerdì 10 maggio con una giornata di studi, realizzata in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano, la Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze, l'Università degli Studi di Bergamo, la Naba, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, il Centro di Conservazione e Restauro de La Venaria Reale e l'azienda Taroni. Il convegno – che si terrà nel Teatro Sant'Andrea in Città Alta – vedrà studiosi, divulgatori, esperti e professionisti del settore impegnati nel racconto della storia della produzione tessile e serica nel territorio lombardo tra il XV e il XXI secolo, con approfondimenti sugli aspetti storici, economici, sociali, artistici e di costume. L'accesso al convegno è libero e gratuito ed è prevista la pubblicazione degli atti della giornata di studi.
Sabato 11 e domenica 12 maggio dalle ore 10 alle 18 il cortile d'onore di Palazzo Moroni si trasformerà in una vetrina dell'alto artigianato italiano, dove una selezione di realtà artigiane esporrà e venderà oggetti e manufatti tessili, oltre a offrire una dimostrazione concreta del proprio saper fare. Alle 17 si terrà inoltre un incontro di presentazione del volume edito da Marsilio Il Design del tessuto italiano: dal Déco al Contemporaneo, a cura di Massimo Zanella e Vittorio Linfante. Il libro ripercorre la storia della nascita del concetto di made in Italy, che ha concorso al ruolo di primo piano dell'Italia nel panorama della moda e del design internazionali. Al termine, verrà offerto un aperitivo a cura della Cantina Villa Caviciana, azienda agricola del Fai a Gradoli (Vt).
Tutte le attività
Sono inoltre previste:
- visite guidate alle stanze private ottocentesche della dimora da poco inaugurate (Sala Gialla, Sala Rosa, Sala Azzurra, Salottino Cinese e Sala Turca) durante le quali sarà possibile scoprire le diverse tecniche di recupero oltre a particolari e dettagli sulle lavorazioni delle preziose sete antiche presenti, dalle tende alle mantovane, dai tappeti ai baldacchini;
- visite guidate per passare in rassegna i tessuti presenti nella collezione d'arte, partendo dalle celebri tele di Giovanni Battista Moroni, per arrivare a una narrazione inconsueta che illustrerà per la prima volta questi capolavori non secondo i canoni classici della storia dell'arte, ma attraverso il racconto di dettagli meno documentati come l'origine, la lavorazione, il ricamo, la finitura di un tessuto, di un arredo o un costume;
- laboratori dimostrativi, a cura del Museo del tessile Martinelli Giletto di Leffe, dell'azienda agricola Mooroon di Gallarate, per adulti e bambini: il ciclo naturale della seta, dalla coltivazione dei gelsi all’allevamento dei bachi, al dipanamento dei bozzoli, fino alla trattura del filo e alla tessitura;
- laboratori tematici dedicati alla tessitura su telai e alla tintura naturale per scoprire diverse tecniche come quella dell'intreccio a lacci, impiegata in passato per la creazione di cordoni, e della tessitura a tavolette, utilizzata fin dall’età del bronzo per realizzare nastri e bordure decorative; e ancora, ci si potrà cimentare con la tessitura base su telaio a cornice, sperimentare la tessitura con le dita, partecipare a un laboratorio di tintura naturale;
- Naba Textile Room, una mostra (nata dalla collaborazione tra Fai e Naba) che pone in relazione la lavorazione della seta con prassi accademiche legate all'artigianato e al patrimonio culturale del territorio;
- Dialoghi in seta, percorso espositivo nel quale si potranno ammirare dieci frammenti di sete antiche selezionati dalle collezioni della Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze faranno da riverbero - con le loro cromie, trame e motivi - agli affreschi, ai dipinti e alle tappezzerie della dimora.