Recupero

Al via il restauro del grande quadro di Camillo Procaccini in Santa Maria Maggiore

Dopo il Coro ligneo di Capoferri e Lotto, è il turno dell'opera Cinquecentesca. I lavori dovrebbero terminare a fine luglio

Al via il restauro del grande quadro di Camillo Procaccini in Santa Maria Maggiore
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A pochi mesi dall’inaugurazione del Coro ligneo di Giovan Francesco Capoferri e Lorenzo Lotto, riprendono i lavori di recupero delle opere d’arte presenti all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, in Città Alta a Bergamo.

Fondazione Mia - che amministra l’edificio, proprietà del Comune di Bergamo - ha dato il via a un nuovo intervento: il restauro del grande quadro realizzato alla fine del Cinquecento da Camillo Procaccini posto sulla parete absidale della Basilica, proprio sopra il Coro dei Laici, dal titolo Apostoli intorno al sepolcro vuoto e colmo di fiori della Madonna (olio su tela, cm 880x380).

Malmesso, verrà rimesso a nuovo e "indagato" scientificamente

Il dipinto raffigura gli apostoli, avvolti da abbondanti e plastici panneggi, raccolti intorno al sepolcro vuoto di Maria. Secondo la tradizione cristiana la Vergine non sarebbe morta ma, dopo essersi addormentata, sarebbe stata assunta in Cielo in anima e corpo. Realizzato nel Cinquecento, l'ultimo intervento documentato risale al 1958: l'opera appare inaridita, con una leggibilità ridotta.

Il grande telero è stato realizzato su un supporto tessile, molto probabilmente lino, che presenta piccoli e rigidi rigonfiamenti in modo diffuso sulla superficie. Inoltre, il manto pittorico - offuscato da una pesante coltre di pulviscolo atmosferico - appare compromesso da diffusi ritocchi pittorici eseguiti per nascondete tagli e lacerazioni, oltre a provocare un uniforme imbrunimento.

L’intervento di restauro ha quindi prima di tutto l’obiettivo di migliorare la conservazione del dipinto, ma rappresenta anche un’importante occasione di studio e conoscenza, grazie alla raccolta dei dati delle modifiche subite nel tempo, ad indagini scientifiche e ad una campagna fotografica con riprese in fluorescenza ultravioletta, infrarossi e con microscopio digitale.

Termine dei lavori a luglio

Come per il Coro ligneo, anche questo progetto vede il finanziamento di Fondazione Banca Popolare di Bergamo, per una cifra di 35 mila euro. A tale opera si affianca inoltre il recupero delle vetrate con ripristino e automazione dei tendaggi dell’abside, sostenuto da Fondazione della Comunità Bergamasca, per un ammontare di 27 mila e 900 euro euro, a fronte di una spesa complessiva di 130 mila euro.

I lavori, avviati in loco nell’ultima settimana di febbraio, sono stati affidati allo studio bergamasco Sesti Restauri di Delfina Fagiani, già intervenuto su altre opere di Camillo Procaccini: Madonna con Bambino in trono tra i SS. Pietro e Antonio Abate e Angeli Santi (Basilica di San Marco, in deposito nella Pinacoteca di Brera, Milano) e Santa Veronica (Certosa di Pavia).

Nonostante i ponteggi a copertura dell’intera superficie dell’opera si è provveduto a garantire in sicurezza le visite al Coro ligneo di Lotto e Capoferri, attraverso una via di passaggio costituita da pannellature rigide e l’illuminazione delle tarsie. I lavori dovrebbero terminare il 30 luglio 2024.

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