Più di 93mila visitatori all'Infinity Room di Kusama: il 30% da fuori Lombardia e il 9% da tutto il mondo
L'indotto sul territorio è stato calcolato in più di 7 milioni e mezzo. Il curatore: «Un evento storico per Bergamo»
Manca poco alla fine, e questa volta sarà definitiva, di Fireflies on the Water, una delle Infinity Mirror Room dell'artista giapponese Yayoi Kusama. Inizialmente prevista per il 14 gennaio, poi spostata al 24 marzo e poi ancora al 21 aprile, la chiusura dell'evento è ormai alle porte, ma il ricordo resterà sicuramente indelebile, dato l'ampissimo riscontro avuto dala mostra. Sono state infatti 93.100 le persone che, in cinque mesi di apertura, hanno ammirato l'opera proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York.
7 milioni di indotto sul territorio
Un numero da record che posiziona l'iniziativa bergamasca, curata da Stefano Raimondi e promossa da The Blank Contemporary Art in intesa culturale con il Comune di Bergamo, come l'esposizione di arte contemporanea più visitata in città e che, secondo quanto raccolto da Visit Bergamo, ha generato un indotto sul territorio, pari a 7.605.825 di euro. Il curatore sottolinea: «È stato un percorso straordinario e un onore poter ospitare a Bergamo, nella città in cui sono nato, un'artista che dagli anni '60 a oggi, con la sua ricerca, ha ridefinito i limiti dell’arte contemporanea e dello spazio. La collaborazione con il Whitney Museum of American Art, lo studio di Kusama e il coinvolgimento della città e dei cittadini hanno permesso, oggi lo possiamo dire, la realizzazione di un evento storico».
Da dove venivano i visitatori?
I dati parlano chiaro, rivelando un interesse diffuso e trasversale, che ha sollecitato sia i bergamaschi, sia persone da tutta Italia e non solo. In 31.655 sono stati i visitatori di Bergamo e Provincia (34 per cento), 25.106 (26,97 per cento) sono giunti dalle province lombarde, 27.802 (29,86 per cento) da altre regioni italiane e 8.527 (9,17 per cento) dall'estero. È significativo inoltre notare come tutti i biglietti siano stati venduti con una media di 3 mesi di anticipo rispetto al giorno programmato per la visita e circa ventimila ingressi siano stati prenotati già nel mese di maggio 2023, ovvero sei mesi prima dell'opening del 16 novembre 2023.
3,5 mila i giovani
Non solo, la mostra di Yayoi Kusama ha saputo affascinare il pubblico dei più giovani. Sono stati 3.615 gli studenti di ogni ordine e grado di oltre 100 scuole di tutta Italia, arrivati a Bergamo. I servizi educativi di The Blank hanno organizzato ben 164 laboratori per famiglie e studenti, e 193 visite guidate. Trasversale quindi, e anche inclusiva, dato che Sono stati realizzati quattro eventi tra visite guidate e laboratori in Lis - Lingua dei segni italiana. La mostra è stata fruita anche da persone cieche e ipovedenti, per cui sono state realizzate due visite guidate dedicate.
Presto il documentario
Il curatore Stefano Raimondi aggiunge: «Come curatore l'unico rammarico è stato quello di non poter permettere l'accesso a decine di migliaia di persone che richiedevano i biglietti nonostante le numerose proroghe effettuate. Questa mostra ha evidenziato delle potenzialità e progettualità ancora inespresse e mi auguro possa essere l'inizio di un percorso e di un dialogo condiviso tra The Blank e le principali realtà del territorio per portare a Bergamo i grandi protagonisti dell’arte contemporanea. La mostra di Kusama ha infatti creato delle importanti eredità, a livello culturale, economico, turistico e relazionale che meritano di essere coltivate con attenzione e cura».
La portata storica di questo evento sarà raccontata in un documentario realizzato dallo studio di produzione video No Elevator, che ha raccolto le voci di alcuni dei protagonisti di questo progetto, tra cui quella del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, dell'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, e del Presidente della Camera di Commercio Carlo Mazzoleni.
L'evento più cliccato
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo sottolinea: «Sapevamo che la mostra dedicata alla Infinity Room dell'artista giapponese avrebbe richiamato grande attenzione verso la nostra città e per questo motivo, in sinergia con The Blank, abbiamo deciso di cambiare in corsa la programmazione del nostro Palazzo della Ragione per poter prolungare la mostra, in maniera da poter consentire a quante più persone possibile di essere protagonisti Credo che il successo di questa iniziativa sia la dimostrazione di quanto sia cresciuta la capacità di interlocuzione internazionale di tutto il movimento artistico della città».
L'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti aggiunge: «Mi piace aggiungere anche un altro dato: è stato l'evento più cliccato della piattaforma Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, a conferma di come e quanto il nome dell’artista giapponese sia stato cercato sul web, attirando ancora di più l'attenzione verso la nostra città. Un sentito ringraziamento va a Stefano Raimondi - e a tutto lo staff di The Blank - che grazie alle sue relazioni internazionali, alla credibilità dell'associazione e a una coraggiosa proposta, con l’assunzione anche di un rischio e di un impegno non da poco, è riuscito a portare un evento straordinario nell’anno della Capitale».