Una targa per raccontare la storia della torre di via Longuelo dove (forse) dormì Garibaldi
L'iniziativa è stata proposta da Ferdinando Fenili e da VivereLonguelo. Si narra che lì si fermò l'eroe dei due mondi, ma in pochi lo sanno
Domani, domenica 21 aprile, alle 10.30, il Comune di Bergamo collocherà sulla torre di via Longuelo, all'altezza del civico 103, una targa per informare sulla storia di questo luogo, come da proposta di Ferdinando Fenili e dell'Associazione VivereLonguelo.
La tradizione vuole infatti che ci abbia dormito Giuseppe Garibaldi, in una delle sue frequenti puntate a Bergamo. Ma ben prima di questo evento, la torre aveva certo una funzione di sorveglianza, come altre fortificazioni del nostro territorio dimostrano.
Sarà presente l'assessore Giacomo Angeloni. L'apposizione della targa darà il via alla giornata conclusiva di Quartiere a colori, iniziativa voluta dall'Associazione VivereLonguelo.
Vergognati per il tuo commento, Garibaldi è la figura storica italiana più pura ed idealista, sana, onesta, ha fatto l'unità d'Italia... ed inarrivabile alla comprensione da parte di italiani da 4 soldi.
Ma basta con inutili targhe "Qui ha dormito Garibaldi, qui ha mangiato Garibaldi": ma basta! C'è n'è piena l'Italia e ormai si rasenta il ridicolo. Si farebbe prima a mettere targhe con scritto " Qui non ha mai né dormito, né mangiato Garibaldi". Per di più su di un monumento storico, che avrebbe ben altra storia da raccontare che l'aver (forse) ospitato Garibaldi una notte. Ma sulla targa cosa fanno? Scrivono "forse ci ha dormito Garibaldi"?