di Wainer Preda
Sono quattro i bergamaschi che correranno alle elezioni europee del prossimo giugno. Due uomini e due donne. Si tratta del sindaco uscente di Bergamo Giorgio Gori, del consigliere regionale Giovanni Malanchini, della sottosegretaria regionale allo Sport Lara Magoni e dell’ex assessore comunale di Alzano Simonetta Fiaccadori. Non ce l’ha fatta invece l’outsider Carla Finali.
Giorgio e Cecilia
Il sindaco di Bergamo correrà nella lista del Pd. Da settimane è in piena campagna elettorale e sta battendo palmo a palmo Lombardia, Piemonte, Liguria e Val d’Aosta.
Il timore che nella circoscrizione Nord-ovest potesse correre anche il parlamentare bergamasco Antonio Misiani, in competizione con Gori, è stato fugato. Misiani, come previsto, non si candiderà. L’idea partita dall’inner circle della segretaria nazionale Elly Schlein è stata accantonata. Ma le polemiche, pur tenute per ora sotto traccia, non sono sopite, anzi.
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Giovanni Malanchini
Giorgio Gori
Lara Magoni
Simonetta Fiaccadori
All’ala bonacciniana bergamasca non è andata giù la compagna promozionale del vicesegretario regionale del Pd Matteo Rossi a favore della candidatura di Cecilia Strada. Sabato scorso (27 aprile), Strada è stata in visita a Bergamo e provincia. Prima alla fiera agricola di Treviglio, poi allo storico Circolino della Malpensata, tempio della sinistra, scortata da Rossi.
La preoccupazione è che la figlia del compianto Gino Strada, capolista, sottragga voti a Gori in Bergamasca indebolendone la corsa. La gara nel Pd d’altronde è molto agguerrita. Fin troppo. In lizza tanti nomi noti. Oltre a Gori e Strada correranno (…)