Il programma di Bergamo Insieme: dalla natalità al ritorno dei filobus. E la sicurezza
Oggi (8 maggio) alla libreria Ubik di Borgo Santa Caterina. Presenti gli esponenti della lista civica, che hanno illustrato i punti salienti
È stato presentato oggi, mercoledì 8 maggio, alla libreria Ubik di Borgo Santa Caterina il programma elettorale della lista civica “Bergamo Insieme”, schierata al fianco di Elena Carnevali. Durante la presentazione, sono intervenuti Paolo Aresi, Maria Teresa Birolini, Ugo Riva, Dario Guerini e Claudio Armati.
«Bergamo avrà un futuro soltanto se ricominceremo a vedere bambini per le strade. Di questo passo la città non soltanto non ha futuro, ma va verso l’estinzione. L’impegno per la ripresa della natalità è il primo punto del nostro programma» hanno spiegato gli esponenti, riassumendo gli elementi salienti del programma.
«Il secondo punto - hanno poi proseguito - è l’impegno per l’integrazione dei giovani, per affrontare la terribile emergenza educativa che riguarda anche il nostro territorio e in particolare le famiglie più fragili, quelle che abitano spesso nei quartieri. E proprio i quartieri, in questo quadro organico, rappresentano la terza area di intervento nella quale vogliamo agire».
Ritorno al passato con i filobus
Come già anticipato nella sua presentazione lo scorso marzo, l'intento della lista civica è orientato verso una visione culturale e sociale. Partendo, appunto, dalla «rivitalizzazione dei quartieri», integrando i ragazzi «in un ambiente culturale». Sì, quindi, a una squadra di almeno trenta educatori di strada, che lavorerà con le istituzioni culturali. Obiettivo: «scongiurare la costituzione di baby gang e bande».
Oltre al già citato rilancio della natalità, la nuova visione di città avanzata da Bergamo Insieme punta infatti sul coinvolgimento di diversi enti: scuola, istituzioni culturali, oratori e parrocchie, Ats e Asst, associazioni sportive e negozi di vicinato. Altro punto su cui fa leva la lista civica è la realizzazione di case di quartiere, nonché punto di riferimento sociosanitario, su modello dei consultori di fine anni Settanta.
Per intercettare le persone in stato di fragilità sul territorio, inoltre, Bergamo Insieme propone l'istituzione di una «banca dati della fragilità». Lato mobilità, gli esponenti fanno un altro tuffo nel passato con la riproposizione di linee filobus, già in servizio a Bergamo fino al 1978, ritenuto «il mezzo più ecologico a disposizione».
Almeno duecento agenti per la stazione
Altri punti focus del programma sono l'immigrazione e la sicurezza, specialmente in area stazione. Per il primo, Bergamo Insieme ritiene sia necessario «dotare la città di un altro luogo di accoglienza e di accompagnamento dei migranti con attività educative e di lavoro». Per il secondo, invece, si richiede un intervento specifico «mediante approccio personale», oltre che uno «sforzo repressivo e di ordine pubblico», con incremento dell'organico di polizia locale: almeno duecento agenti.
Infine, una proposta economica con l'applicazione di budgeting a base zero. Ovvero: «il bilancio parte da zero o da una "base zero" ogni anno. Un passo necessario per liberare le risorse e i fondi necessari per le iniziative di crescita». Su modello di Milano, del Belgio (dove «permise di abbattere clamorosamente in debito pubblico») e di altre amministrazioni europee.