Anziana caduta dalla finestra, la badante aveva cercato su Google: «Quanti anni di pena per un omicidio?»
L'imputata aveva cercato anche i termini «autopsia» e «avvocato penalista». Non convincono, inoltre, le dinamiche della caduta della vittima
Ricerche su Google e intercettazioni: se n'è discusso al processo in cui è imputata Krystyna Mykhalchuk, la 27enne ucraina accusata dell'omicidio della pensionata Rosanna Aber, morta il 22 aprile 2022 precipitando dalla finestra del suo appartamento a Colognola.
Le ricerche sul cellulare
La donna, che abita a Scanzorosciate insieme al compagno rumeno e alla figlia piccola, si trova ai domiciliari. In aula, come riportato oggi (mercoledì 12 giugno) dal Corriere Bergamo, si è parlato delle ricerche che la badante dell'anziana aveva fatto a partire dal giorno dopo, quando aveva digitato sul cellulare «cosa significa autopsia», poi il 13 maggio aveva cercato «avvocato penalista» e due giorni dopo, invece, «Quanti anni danno per ucidio persona», con gli inquirenti che l'hanno inteso come «omicidio».
Le intercettazioni
La convinzione della Procura è che la 27enne abbia ucciso la datrice di lavoro 77enne dopo che quest'ultima, insospettita da degli ammanchi sul conto corrente, aveva sospettato di lei e l'aveva affrontata in casa: presa dal panico, per l'Accusa a quel punto avrebbe spinto l'anziana giù dalla finestra. Mykhalchuk avrebbe incominciato a capire di essere attenzionata dalle forze dell'ordine a maggio 2022, quando il compagno era stato convocato in Questura. A luglio, intercettata in macchina con lui, aveva detto che si vergognava perché tutti pensavano che fosse un'assassina ed aveva pianto.
Inoltre, il giorno precedente il compagno e la suocera si erano sentiti, perché erano preoccupati dell'improvvisa scomparsa della ragazza: la polizia, attraverso delle indagini, aveva poi scoperto che era andata al centro commerciale di Curno, dove aveva giocato per delle ore alle slot, poi si era spostata a Fuipiano ed era finita in ospedale con delle ferite, forse riconducibili a un tentativo di farsi del male. L'arresto è poi arrivato il 15 novembre del 2023 e, dopo un breve periodo in carcere, l'ucraina ha ottenuto la misura dei domiciliari.
Ci sono poi le intercettazioni dei discorsi con la compagna di cella, a cui aveva detto di aver chiamato lei l'ambulanza quando Aber era caduta, ma gli inquirenti hanno detto che, in realtà, non è vero. Inoltre, una volta aveva raccontato che si trovava in camera da letto con la vittima, un'altra invece di essere in un'altra stanza in quel momento.
I soldi spariti
Al di là della sua responsabilità per il capo d'imputazione, rimane il fatto che avesse comunque dei seri problemi con il gioco d'azzardo. Dal conto della pensionata erano spariti duemila euro. In un'altra intercettazione, parlando con il compagno, ha ammesso di aver preso solo cinquecento euro, ma non è chiaro se stesse alludendo alle cifre scomparse dalle disponibilità dell'anziana.
C'è in aggiunta il denaro che il compagno della madre non aveva più trovato, un fatto capitato anche al titolare di un bar dove lavorava e a un'altra donna dalla quale faceva le pulizie. Per i prelievi al bancomat con la carta della 77enne, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, ha sostenuto di averli effettuati su richiesta di quest'ultima.
L'ipotesi della caduta accidentale non regge
La Procura non è convinta che sia stata una caduta accidentale, quella che ha portato al decesso della signora, per una serie di fattori: la donna era molto bassa e per andare sul davanzale avrebbe dovuto usare una sedia o il letto, ma nessuno dei due era stato trovato vicino alla finestra.
Inoltre, se fosse stata in piedi - come raccontato dalla colf - sarebbe caduta a una distanza maggiore dal palazzo e due testimoni avevano visto l'anziana, seduta su un fianco e di spalle sul davanzale, con le braccia tese in avanti. Una posizione che spiegherebbe le dinamiche con cui è precipitata.