Eseguita l'autopsia sulla piccola Fatou, il corpo restituito alla famiglia
La Procura si è riservata oltre un mese per depositare il documento sulle cause della morte e il vaglio delle varie ipotesi
Nella mattinata di ieri (giovedì 27 giugno) si è eseguita l'autopsia all'ospedale di Bergamo sul corpo della piccola Fatou Sarr, l'undicenne di Caravaggio morta dopo la tragedia al parco acquatico di Inzago e diversi giorni in Rianimazione.
Presenti durante l'esame i consulenti di parte degli avvocati Rocco Lombardo, che difende don Andrea Piana, e di Francesco Giuseppe Vivone, che rappresenta i genitori della ragazzina, mentre per l'altro indagato, il bagnino, c'era il suo legale Alessandro Nessi, dato che il suo assistito non ha voluto nominare un consulente.
Le ipotesi al vaglio
L'operazione di medicina legale si è protratta per circa un'ora e mezza e, al termine, la Procura si è riservata 35 giorni per depositare il documento che definirà le cause della morte della bambina. Tuttavia, per consentire ulteriori approfondimenti tecnici, la scadenza potrebbe essere prorogata. Già in precedenza si era accertato l'arresto cardiocircolatorio, ma sono ancora da chiarire le dinamiche con cui ci si è arrivati (forse un gioco d'apnea finito male), ma si vagliano anche ipotesi minori, come quella del malore, della malformazione congenita mai diagnosticata e di una congestione.
Restituito il corpo
Una volta completato l'esame, i magistrati milanesi hanno dato il nulla osta alla restituzione della salma alla famiglia ed il sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini, ha confermato che la cerimonia civica in memoria di Fatou non si terrà prima del prossimo fine settimana.