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Gasperini al Corriere dello Sport: «La verità? È stato Zaniolo a scommettere sull'Atalanta»
Il tecnico ha raccontato come è iniziata la trattativa per il centrocampista avanzato: il ragazzo si è proposto e alla fine è arrivato dove voleva
di Fabio Gennari
Poche righe, grande importanza. Dialogo sul Corriere dello Sport tra Gian Piero Gasperini e il direttore Ivan Zazzaroni, che lo ha intervistato. Al tecnico della Dea è stato chiesto se Zaniolo rappresenti l'ennesima scommessa nerazzurra, ma la risposta del tecnico ha spiazzato.
«È stato lui a scommettere su di noi - ha detto il Gasp -. Mi piace come profilo. Un giorno telefona Borriello e mi fa: “Mister, ho un giocatore che vuole venire da lei, uno forte, una bestia”. E io: "Marco, chi è?". “Zaniolo”. Bravo, mi piace. Ne ho parlato con D'Amico, poi con Percassi: il ragazzo mi interessa, ed è arrivato».
Dentro questa dichiarazione ci sono un sacco di conferme. Di risposte. Prima di tutto, la considerazione che c'è in giro del lavoro che viene fatto a Bergamo, da Gasperini, con l'Atalanta. Se sei un uomo di talento e hai bisogno di tornare grande o di far vedere di toccare livelli mai toccati, è molto probabile che con l'Atalanta tu li possa raggiungere. Ormai gli esempi sono tanti e Nicolò Zaniolo ha preso il telefono, ha chiamato Borriello e gli ha detto che voleva venire a Bergamo per lavorare con Gasperini.
Detto della volontà, ecco la chiusura del cerchio. Perché l'Atalanta, forte di quello che voleva fare Zaniolo, ha assecondato questa volontà e ha percorso la strada che c'era da percorrere senza mai dimenticare mai i suoi paletti. I suoi punti di riferimento. Perché passare da: "Questo ragazzo mi interessa" a "è arrivato" non è mica scontato. Eppure la società ci ha lavorato, ha trovato la formula "di sicurezza" per portare avanti la trattativa prendendosi un anno per testare la sua integrità fisica. Ora la parola passerà al campo, ma l'Atalanta, ancora una volta, ha dimostrato di essere grande.
