Raccolta firme

La battaglia dei residenti di via Merula a Bergamo: «Salviamo quella striscia di verde»

Gli abitanti della strada ("incastrata" tra via Lochis e via Matteotti, a Longuelo) si oppongono al progetto di un parcheggio

La battaglia dei residenti di via Merula a Bergamo: «Salviamo quella striscia di verde»
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Non è facile trovare via Merula a Bergamo, disegnata in un sottobosco di piccoli condomini e villette spuntati dagli anni Sessanta in tutta la periferia della città. Via Merula si trova a Longuelo, in un tratto compreso tra la via Mattioli e la via Lochis. Gli abitanti della via hanno presentato una petizione al Comune: chiedono che la situazione viabilistica non peggiori e che eventuali nuovi parcheggi vengano realizzati senza appesantire la già difficile viabilità.

Nella zona è infatti prevista la costruzione di due nuove palazzine di edilizia economico-popolare con adiacente parcheggio posto verso nord, al confine con il numero 5 di via Merula. Si tratta di due case di due piani di altezza per una cubatura complessiva di cinquemila metri. Il progetto prevede anche un parcheggio su una superficie di 822 metri. Dicono gli abitanti: «Noi non siamo contrari alla costruzione delle palazzine su quell’area verde del Comune. Diciamo soltanto che non vogliamo che il parcheggio vada a occupare lo spazio verde sotto casa».

I residenti chiedono che la striscia più a nord del parcheggio, per una larghezza di sei metri, sia destinata a verde pubblico. Attualmente, in questo tratto la via Merula è a fondo chiuso, finisce esattamente nella striscia che si chiede venga tenuta a verde. Appena prima si trova l’angusto passaggio carrabile del piccolo condominio. Dicono: «Si potrebbe anche ridurre la fascia verde a tre metri e gli altri tre potrebbero diventare utili per un passaggio ciclopedonale verso il condominio e verso via Lochis».

Si tratterebbe di un intervento minimo, che non sembra modificare la sostanza dell’intervento: l’Amministrazione comunale - spiegano sempre i condomini - non vedrebbe diminuita la superficie di standard prevista in origine, anche perché la misura dell’accesso da via Lochis all’area delle future palazzine è stata raddoppiata. (...)

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Commenti
Matteo

Rimaneva un bel rettangolo verde in mezzo alle casette, e invece giù cemento anche lì! Bravi, molto bravi. Avveduti e lungimiranti. Le case popolari non si riusciva a recuperarle in edifici già esistenti? No, bisogna consumare suolo, cementificare. Come non lo avessimo già fatto a sufficienza.

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