Sistema innovativo

Attivato il raffreddamento a liquido al data center Aruba di Ponte San Pietro

Ottenuta maggiore efficienza termica, energetica e densità di calcolo, che supporta processori e Gpu con elevati requisiti

Attivato il raffreddamento a liquido al data center Aruba di Ponte San Pietro
Pubblicato:
Aggiornato:

Si è attivato oggi (mercoledì 31 luglio) il sistema di raffreddamento a liquido all’interno del data center campus di Aruba a Ponte San Pietro.

L'innovativo sistema di raffreddamento

Il "liquid cooling" serve a sostenere la densità sempre più elevata dei rack (le strutture modulari) e rispondere al fabbisogno delle nuove generazioni di processori. Questo tipo di tecnologia ha, infatti, lo scopo di supportare hardware specializzato di clienti pubblici e privati, con specifiche esigenze in ambito di Intelligenza artificiale o High performance computing (Hpc), applicazioni che richiedono una elevata intensità di elaborazione.

«Con l’allestimento di un primo spazio attrezzato per ospitare armadi raffreddati a liquido, Aruba è tra i pochi operatori dell’industria pronti a fornire la nuova generazione di macchine pensate per l’IA e per l’Hpc – ha commentato Giancarlo Giacomello, responsabile del Data center offering -. Questa tipologia di soluzione risponde alle crescenti esigenze del mercato, che richiedono un incremento della densità e della potenza di calcolo, offrendo piena compatibilità con i sistemi di nuova generazione».

I vantaggi del sistema

Tra i punti di forza del liquid cooling figurano la maggiore efficienza termica, ma anche quella energetica e l'aumento della densità di calcolo, che supporta processori e Gpu con elevati requisiti. Grazie alla conformazione che contraddistingue i Data center di Aruba, è stato possibile portare a termine questo tipo di installazione integrandola in un ambiente già in produzione, senza avere bisogno di dedicarle uno spazio separato o una porzione degli impianti. In questo modo, si sono ridotti enormemente i tempi di realizzazione, poiché tutte le sale dati risultano già predisposte per le applicazioni di questo tipo.

Commenti
ennio de giorgi

E quindi? scritto così, dice ben poco del sistema. Sarebbe stato interessante sapere come funziona e il calore prodotto dove viene smaltito, magari per la produzione di energia elettrica?

Seguici sui nostri canali