Doppiette all'esordio, quella di Retegui e Brescianini non è una prima volta per la Dea
La prima volta in gol dei due nuovi acquisti atalantini non rappresenta qualcosa di unico nella storia ultracentenaria dell'Atalanta
di Fabio Gennari
Due esordienti in gol con (almeno) una doppietta? Per l'Atalanta, in Serie A, non è la prima volta. Certo, la prestazione di Brescianini e Retegui sul campo del Lecce è stata da urlo e nel calcio moderno non ci sono molti altri casi simili di elementi in grado di essere tanto decisivi alla prima partita giocata.
Ma scorrendo la storia dell'Atalanta, tuttavia, c'è un precedente importante datato 11 settembre 1949 che racconta di un Bologna-Atalanta 2-6 che ha visto i danesi Sorensen e Hansen fare addirittura meglio.
In quella partita, Hansen realizzo una tripletta (con due calci di rigore), mentre il compagno mise a segno una doppietta. Si trattava per entrambi della gara d'esordio con la Dea dopo l'arrivo da Uddersfield e Odense. Un ricorso storico curioso che non toglie nulla all'exploit di due elementi come quelli schierati da Gasperini a Lecce. Senza contate che se Brescianini fosse stato un po' più preciso nella ripresa su quell'assist in verticale di Pasalic, ora probabilmente parleremmo per lui di tripletta.
Gli altri "doppiettisti all'esordio" dell'Atalanta sono stati Clerici (29/09/1968, Atalanta-Juventus 3-3), Moralez (11/09/2011, Genoa-Atalanta 2-2), Kessie (21/08/2016, Atalanta-Lazio 3-4 prima in A con Gasperini), Rigoni (27/08/2018, Roma-Atalanta 3-3) e Muriel (25/08/2019, Spal-Atalanta 2-3). Curiosamente, prima della doppia doppietta di Retegui e Brescianini solo le reti del colombiano Muriel avevano portato a un successo e comunque mai era successo di vedere un esordiente in (doppio) gol con la maglia nerazzurra e la porta inviolata.