I Fridays for Future in corteo contro la Bergamo-Treviglio e l'inceneritore della Montello
Alla manifestazione parteciperanno diverse associazioni e comitati, per dire no all'autostrada e al termovalorizzatore dell'azienda
I Fridays for Future scenderanno in strada il prossimo 12 ottobre a Bergamo, quando prenderanno parte allo sciopero globale per il clima del gruppo, ritrovandosi alle 15.30 in Piazza Pontida per poi dirigersi sotto il Palazzo della Provincia, in via Tasso.
Una manifestazione per dire no al consumo di suolo e alla cementificazione dell’autostrada Bergamo-Treviglio, all’inquinamento dell’aria e ai rifiuti dell’inceneritore della Montello e per la tutela ambientale dei territori e della salute di tutti.
«L'alluvione effetto della crisi climatica»
«Come facciamo dal 2019 a questa parte, ancora una volta scendiamo in piazza per pretendere non soltanto dichiarazioni, ma soprattutto fatti, da parte delle istituzioni e corporazioni che hanno delle responsabilità chiare e precise nei confronti della crisi climatica» ha dichiarato l'associazione.
«Le ultime settimane hanno dimostrato chiaramente la gravità di quest’ultima: dopo la siccità degli scorsi anni, anche Bergamo è stata colpita da un'alluvione, come molte altre città italiane, che fortunatamente non ha causato vittime, ma ha reso chiari quali siano i disastrosi effetti della crisi climatica - ha continuato -. Noi ci rifiutiamo di subirne altri e riteniamo che sia arrivato il momento per chi ha devastato l’ambiente di pagare una riconversione ecologica, a partire dalle necessità reali di chi vive i territori più a rischio».
Gli obiettivi della manifestazione
Il gruppo ha sottolineato come la nostra regione abbia «la qualità dell’aria peggiore d’Europa», ma continui a investire in «opere inutili e dannose, che non fanno altro che aggravare la situazione, mettendo a rischio la salute di chi ci vive». Da qui l'invito a partecipare alla manifestazione “Grandi opere: salute e territorio”, per protestare contro chi propone delle grandi opere a loro parere inutili: «Non vogliamo più sottostare a chi ammalia con le promesse di “progresso” e “opere strategiche”, mentre diffonde veleno nelle comunità e nei territori».
Tra gli obiettivi, c'è anche quello di bloccare quella che definiscono come «la speculazione dell'autostrada Dalmine-Treviglio, opera inutile tanto quanto la Brebemi, finanziata con soldi pubblici e nonostante sia a profitto privato». Di contro si chiede una mobilità pubblica, sostenibile ed economica, evitando un «ecomostro» che porti unicamente altro traffico e inquinamento. Nel mirino anche il nuovo inceneritore a Montello, perché si ritiene non porterebbe alcun vantaggio per le cittadine, che non hanno bisogno di più impianti per bruciare i propri rifiuti, e che invece renderebbe ancora peggiori le condizioni dell'aria.
Al corteo prenderanno parte diverse associazioni e comitati, gruppi differenti ma accomunati da questi intenti, tra i quali c'è anche farsi sentire da Regione Lombardia, perché intervenga rispetto alle situazioni criticate. «Vogliamo rivolgerci anche alla Provincia, affinché sia tutelato il diritto di tutte le cittadine di respirare aria pulita, pretendendo quindi che non venga costruito un altro inceneritore e anzi, che si trovino delle soluzioni per migliorare la situazione attuale».
Bene che si manifesti non per cose lontane da noi ma per scempi alle porte di casa (un'assurda e costosissima superstrada a pagamento da Dalmine a Treviglio e un inceneritore tra collina e centri abitati). Tuttavia la maggioranza della minoranza dei cittadini lombardi ha votato questa amministrazione regionale e queste sono le conseguenze: stiamo soffocando tra inquinamento e cemento ma si continua a peggiorare.
Lo scrivo con molta tristezza nel cuore. Queste manifestazioni, purtroppo, e sottolineo purtroppo, sono BUCHI NELL'ACQUA. Manifestazioni per il clima, per l'inquinamento, sia atmosferico che acustico, per la cementificazione selvaggia, ecc., non servono a nulla. Prendete i famosi G7 / G 20 per il clima, per le guerre, a cosa sono serviti fino ad ora? A nulla. I risultati, li vediamo sistematicamente in televisione, li leggiamo quotidianamente sui giornali. Ognuno in casa propria, fa quello che più gli aggrada. La Cina, L'India, paesi emergenti a livello industriale ed economico, andate voi, a dirgli di diminuire la produzione di qualsivoglia prodotto, per diminuire l'inquinamento, cosa risponderanno? Morale, mettiamoci il cuore in pace, nulla cambierà. E soprattutto, smettiamola di credere al politicante di turno, che promette il paradiso! Ps. Vediamo noi, nel nostro territorio, con l'aeroporto, cosa è accaduto.