Respinto il ricorso di eSport Palace (che era a Bergamo): dovrà pagare i 40 mila euro di multa
Il proprietario della sala lan era stato multato (con sequestro dei PC e console) dopo l'esposto di un titolare di sale giochi
È stato respinto dalla Corte d'Appello civile di Brescia il ricorso del gestore di eSport Palace, sala lan che fino allo scorso anno aveva sede a Bergamo e che nel 2022 aveva ricevuto due multe da quarantamila euro e confische di PC e PlayStation da parte dell'Adm.
Partì tutto da un esposto
La vicenda risale a poco più di due anni fa, quando il titolare di una sala giochi "tradizionale" ha presentato un esposto in cui sottolineava l'interferenza delle sale Lan, come appunto l'eSport Palace, con il proprio settore, poiché non rispondono a regole e tassazioni pensate ad hoc. Per questo motivo l'Adm dispose il sequestro dei dispositivi in diverse realtà legale all'e-sport, tra cui quella di via Carducci, a Bergamo.
Quarantamila euro di multa, confisca e distruzione di oltre centomila euro di materiale informatico (trentasette postazioni da gioco, di cui ventuno computer e sedici simulatori): questo il verdetto dell'Adm, che ha poi dissequestrato dieci PC non a disposizione dell'utenza e un simulatore utilizzato solo per dimostrazioni. Un danno, comunque, parecchio ingente.
Per la Corte, la disciplina sui giochi vale anche per i PC
In attesa di una legge vera e propria, l'Agenzia istituì un regime transitorio, ponendo tutte le sale lan di questo genere sotto la categoria "spettacoli viaggianti". Il proprietario di eSport Palace Alessio Cicolari aveva quindi presentato un primo ricorso, respinto, e poi un secondo, anche questo respinto. Secondo il proprietario, infatti, «le sale lan rientrerebbero nello svolgimento di attività d'impresa in ambito informatico e, pertanto, non potrebbero essere trattate al pari delle tradizionali sale giochi».
Nel suo ricorso, il gestore aveva anche sottolineato come apparecchi e simulatori non sarebbero altro che comuni PC Windows e console, che è possibile acquistare in qualsiasi catena di informatica e sui quali sarebbero installati videogiochi «che nulla hanno a che vedere con il gioco d'azzardo». Non è dello stesso parere la Corte d'Appello civile, che ha citato la disciplina sui giochi contenuta nell'articolo 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, commi 6 e 7.
«Non è limitata ai giochi d’azzardo, bensì a tutti gli apparecchi destinati, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, non rispondenti alle caratteristiche di cui ai commi 6 e 7 in quanto messi a disposizione del pubblico, anche senza vincita in denaro». Adm, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, ha poi competenza sui giochi di abilità. Tra i quali «non è dubbio rientrino gli e-sport».
Intanto eSport Palace si è trasferito a Milano
Nella sentenza emessa dalla Corte è citato anche il decreto "Balduzzi" del 2012: «È sufficiente che l’apparecchiatura telematica sia messa a disposizione del pubblico in modo da consentire in concreto di giocare» e che questa, per essere sanzionabile, basta che «consenta in astratto la possibilità di giocare utilizzando la rete telematica. Pertanto, riguarda, in genere, tutte le apparecchiature se e nella misura in cui, tramite le stesse, sia consentita al pubblico l'effettuazione del gioco online».
In poche parole, risultano sanzionabili tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico (come le sale lan) che consentono di svolgere qualsiasi attività di gioco «inteso in senso lato (anche indirettamente)», simulatori compresi, che non rispondono alle prescrizioni di legge e amministrative, con delle eccezioni munite di autorizzazione e che presentano determinate caratteristiche riportate nel Testo Unico di Pubblica Sicurezza.
Intanto, lo scorso anno l'eSport Palace ha chiuso la sua sede bergamasca per trasferirsi a Milano, entrando a far parte di un progetto più ampio all'interno del Plb World, centro eventi voluto dagli ex calciatori Christian Vieri e Bernardo Corradi. Nel nuovo locale sono stati installati 24 PC da gaming, nove simulatori e sei PlayStation 5.
Tra Bergamo e Milano cambiano le leggi ? Siamo più federali degli stati uniti adesso ? Queste leggi e sentenze fanno ridere i polli.
Ma scusate, se non erano legali a Bergamo, non dovrebbero esserlo pure a Milano? Perché sempre della stessa cosa si tratta…