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Ma gli Orobi (antenati dei bergamaschi) erano proprio dei montanari?

Siamo sicuri di sapere da dove veniamo? In passato le cose non erano come sembrano oggi

Ma gli Orobi (antenati dei bergamaschi) erano proprio dei montanari?
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Di Ezio Foresti*

Di solito noi orobici sappiamo dove andare, e soprattutto dove mettere i piedi, ma siamo sicuri di sapere da dove veniamo? In passato non era proprio così, e ce lo conferma Antonio Tiraboschi nella prefazione al suo “Dizionario dei linguaggi bergamaschi antichi e moderni”.

Si parte da Cornelio Alessandro, storico ed erudito che fa derivare il nome “Orobi” dal greco, e la popolazione dalla Grecia, perché Oros significa monte e Bios vita. Dello stesso parere era Plinio il Vecchio, non uno qualunque. L’ascendenza ellenica è affascinante, ma forse poco credibile.

Con molta onestà, Catone il Vecchio dichiara invece di ignorarne l’origine. D’altronde lo stesso Tiraboschi osserva che l’etimologia di un nome «è troppo poco, e spesso guida troppo mal sicura per sentenziare sulla provenienza».

La pensava diversamente Gian Crisostomo Zanchi, religioso e storico bergamasco del Cinquecento. Secondo lui discendevamo direttamente dai primi nipoti dei superstiti scampati al diluvio universale, poiché in ebraico Orobi si può tradurre più o meno come “figli dei monti”. Non mancava l’ipotesi celtica, perché in questo idioma “Or” significa luogo elevato, montagna, e Byw o Byy vivere. Insomma, gira gira sempre di montagna si parla.

Per aumentare la confusione, in latino circolavano diverse versioni dell’appellativo, come Orumbovii, Orumobii e Orumbivi. Questo ha dato spunto a nuove ricerche e riflessioni che ne hanno fatto risalire l’origine a due termini che cambiano le carte in tavola: or è una parola preindouropea che significa acqua e bo sta per casa, abitazione. Quindi saremmo stati un popolo di gente che viveva sull’acqua, nelle palafitte. Una cosa però sembra trovare tutti concordi, la nostra appartenenza a una cultura della prima Età del Ferro, denominata Golasecca. Questo spiegherebbe molte cose, ma solo secondo gli etimologisti da bar.

*in memoria

Commenti
gus

Le origini dei bergamaschi si perdono nel tempo. Una domanda: chi sono i bergamaschi? Quelli che abitano nel territorio di Bergamo o quelli che sanno parlare la nostra lingua, farcita con i localismi? Proprio per questa ragione molti studiosi rifiutano l'appellativo di dialetto, ma "parlata". Un tempo era più facile, perchè il bergamasco veniva acquisito in famiglia. Oggi non più, per incapacità o per vergogna. A Bologna e nel Friuli hanno fatto gare di parlata. Ebbene, le hanno hanno vinte persone straniere. Che sia anche il nostro destino? Piuttosto che sentire vaccate (senza la vacca), come talvolta capita con i nostrani, una specie di grammelot mezzo italianizzato...

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