La vicenda di Gianni e Pinotto ad Alzano continua: ultimatum del custode delle oche
Prima la scomparsa, poi il ritorno e ora Patelli avvisa: «Verranno allontanate definitivamente. Avete due settimane per portarle dove volete»
Erano scomparse apparentemente senza motivo, poi il perché della loro assenza era stato spiegato dal custode e infine erano tornate. Sono stati mesi travagliati per Gianni e Pinotti, conosciute anche come gemelle Kessler, due oche dell'Oasi di Alzano Lombardo conosciute perché girano sempre in coppia, e, secondo molti, sono anche le più belle. Ora, a questa storia, si aggiunge un nuovo capitolo.
I due esemplari sono infatti tornati, ma, come spiega il custode dell'Oasi delle Oche Mino Patelli, semplicemente perché «spaventate da una battuta di caccia al cinghiale». Il loro ritorno in quella che evidentemente considerano casa non era quindi previsto, tanto che Patelli avvisa: «In due giorni mi hanno attaccato due volte». Conclude poi, in toni piccati, con un ultimatum: «Verranno allontanate definitivamente. Avete due settimane per portarle dove volete».
La minaccia del custode
Sostanzialmente, il custode fa capire che Gianni e Pinotto proprio non possono restare, lasciando però la libertà a chi voglia di prenderle con sé entro due settimane. In questa vicenda che va avanti a colpi di comunicazioni scritte su fogli di carta plastificati e appesi sugli alberi dell'Oasi, si aggiunge anche un ulteriore cartello che si rivolge direttamente a Patelli ed è a firma de "Gli amici degli animali dell'Oasi verde di Alzano".
La risposta
«Caro Custode dell'oasi verde di Alzano, o come lei ami essere definito - si legge -. La ringraziamo per il suo prezioso lavoro nelle opere di mantenimento dell'oasi, ma le ricordiamo se non le fosse chiaro che lei non è il proprietario ne dell'oasi verde sita in Alzano Lombardo ma soprattutto non è in alcun modo proprietario degli animali che sono stati donati e vi hanno fatto il loro habitat. L'oasi Verde di Alzano è proprietà del demanio comunale e gli animali che la popolano non sono proprietà di nessuno».
Dubbi su come sono andate le cose
Aggiungono poi, contestando quanto scritto sulla vicenda delle due oche: «Anche il racconto da lei fornito in merito al ritorno di Gianni e Pinotto lascia il tempo che trova. Ci fa sorridere sapere quanto abili siano state ad attraversare boschi, scappare dai cinghiali e soprattutto attraversare una superstrada chiuse in un box di cartone che poi una volta liberate in oasi è stato abbandonato nell'oasi stessa di Alzano (ci sono le riprese video di loro arrivo in oasi nel box di cartone). Altra cosa che ci fa molto sorridere è il fatto che Gianni è Pinotto attacchino solo ed esclusivamente lei, si faccia due domande in merito a questo e si chieda il perché?».
Contattato anche l'Enpa
Chiedono poi che i due volatili non vengano spostati e avvisano: «I carabinieri del nucleo operativo Alzano Lombardo sono a conoscenza dei fatti avvenuti e hanno già noti i suoi estremi, quindi la invitiamo a non fare azioni che potrebbero ritorcersi a livello penale contro di lei. La avvisiamo che Enpa distretto di Bergamo è ha conoscenza dei fatti ed è allertata dell'ultimatum che ci ha intimato illegittimamente nel suo ultimo comunicato.
È in possesso dei suoi estremi e di materiale video relativi a Gianni e Pinotto. La invitiamo gentilmente per ennesima volta ad usare il buon senso e a non fare azioni che poi potrebbero portarla a spiacevoli, risvolti penali».