Tragedia di Ponteranica

Morte al cantiere Teb, indagati i titolari delle ditte coinvolte e il responsabile della sicurezza

La Procura prosegue con l'inchiesta su cause ed eventuali responsabilità per il crollo del muro. Gli accertamenti un atto dovuto

Morte al cantiere Teb, indagati i titolari delle ditte coinvolte e il responsabile della sicurezza
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Sono tre gli indagati per omicidio colposo nel fascicolo aperto dalla Procura di Bergamo sulla morte dell'operaio Valentin Florin Palade, avvenuta nel cantiere Teb di Ponteranica lo scorso giovedì 31 ottobre dopo il crollo di un muro di contenimento.

Indagati titolari delle ditte e responsabile sicurezza

Si tratta dei titolari delle due ditte, quella aggiudicataria dei lavori e quella subappaltatrice, e del responsabile della sicurezza del cantiere. Va chiarito che l'iscrizione nella lista degli indagati è da ritenersi un atto dovuto, che servirà a svolgere tutti i necessari accertamenti, per capire le cause della tragedia e delle eventuali responsabilità. Non si esclude quindi che in futuro si possano inserire altre figure tra gli indagati.

Palade era stato assunto lo scorso primo ottobre, tramite un'agenzia per il lavoro, dalla ditta Effe 81 Costruzioni di Cenate Sotto, insieme a un'altra sessantina di persone con un contratto in somministrazione. L'impresa lavorava a sua volta per la Milesi Sergio di Gorlago, che aveva vinto la gara d'appalto per realizzare l'opera. Il caso, dalla pm Laura Cocucci che se n'era occupata nell'immediatezza del fatto, è ora passato a Giancarlo Mancusi, che appartiene al pool competente in materia di sicurezza.

Fiori e messaggi al cantiere sotto sequestro

Nel frattempo, il tratto interessato dai lavori dove è avvenuto il dramma è ancora sotto sequestro. Nel giorno in ricordo dei defunti, il 2 novembre, un pensionato del posto ha lasciato un vaso di fiori sulla rete arancione posta sulla recinzione divisoria. Un pensiero per il lavoratore morto, al quale si sono poi uniti altri fiori e fogli lasciati da altre persone. Tra questi, alcuni con messaggi sulla necessità di sicurezza sul posto di lavoro, il diritto di tornare a casa e la richiesta di apporre una lapide in quel luogo, in ricordo dell'episodio e del 44enne scomparso.

Commenti
Egidio

l'attenzione e la sicurezza sul lavoro non è mai troppa,la vita delle persone non ha prezzo

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