Carnevali e Gandi hanno presentato la nuova direttrice della Carrara, Maria Luisa Pacelli
Ha vent'anni d'esperienza, di cui 14 in importanti musei pubblici. La scelta unanime del Cda della Fondazione. D'accordo su di lei anche la Commissarìa
di Wainer Preda
Chi si aspettava di vederla di persona è rimasto deluso. Lei per ora non c'è. L'ufficializzazione del suo ruolo invece sì. La sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, e l'assessore alla Cultura, Sergio Gandi, hanno presentato nel pomeriggio del 18 novembre quella che sarà la nuova direttrice dell'Accademia Carrara: Maria Luisa Pacelli.
Il curriculum di Pacelli
Storica dell’arte, laureata nel 1998 all'Università Ca’ Foscari di Venezia, la nuova direttrice ha una esperienza di oltre 20 anni, in particolare 14 nella direzione di importanti istituzioni museali pubbliche. Non confermata dal nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, Pacelli ha ricoperto il ruolo di direttore della Pinacoteca nazionale di Bologna dal 2020 al 2024.
Prima ancora, Pacelli ha diretto le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara (dal 2010 al 2020). È stata responsabile scientifico e organizzativo delle mostre che la Fondazione Ferrara Arte organizza per conto del Comune di Ferrara a Palazzo dei Diamanti e in altre sedi.
Insomma, una direttrice di indubbia qualità scientifica. Pacelli era giunta fra i primi tre della classifica al concorso vinto da Martina Bagnoli, rimasta otto mesi alla Carrara e poi dimissionaria per divergenze e incompatibilità con il general manager, Gianpietro Bonaldi, e con il modello di gestione duale della Carrara, di cui peraltro era a conoscenza all'atto della sua nomina.
Resta il modello duale (per ora)
«Quel modello, general manager-direttore, in effetti è poco utilizzato - ha ammesso la sindaca -. Per ora lo manteniamo perché ha funzionato bene negli scorsi anni e, dal punto di vista economico, ha consentito alla Carrara di crescere. Vedremo in futuro, anche alla luce dell'esperienza con Pacelli, se il modello duale sarà ancora virtuoso o ci sarà la necessità di variazioni».
Intanto Carnevali ha garantito che sono stati messi confini più chiari alle competenze sia della direttrice sia del general manager in modo da evitare rischiose sovrapposizioni. «Il general manager, al quale compete la parte amministrativa, gestione e fund raising resta funzionale alle esigenze scientifiche, alle indicazioni strategiche e ai contenuti culturali espressi dal direttore».
«Ora, come evidenziano i risultati ottenuti - ha proseguito Carnevali -, Pacelli possiede una visione strategica coerente, in grado di integrare conservazione e promozione in un sistema organico di produzione di contenuti culturali, educational, welfare culturale e servizi. I suoi rapporti istituzionali in Italia, in Europa e nel mondo si sono accresciuti nel corso degli anni grazie a scambi e progetti condivisi e ora li metterà a disposizione della nostra Accademia».
Gandi: «Vicenda chiusa in tempi stretti»
Dopo venti giorni di fibrillazioni, dure critiche e prese di posizione da parte di intellettuali e cittadini, l'assessore alla Cultura Gandi ha sottolineato che i tempi in cui si è chiusa la vicenda sono stati piuttosto brevi. «Le dimissioni formali di Martina Bagnoli sono arrivate il 14 novembre scorso e nel giro di pochi giorni siamo arrivati al nome della nuova direttrice, scegliendo fra due candidati di assoluto livello (l'altro era Paolo Plebani) e grandissima professionalità. Nel colloquio che abbiamo avuto con loro, entrambi hanno espresso la volontà di valorizzare anche le opere attualmente non esposte in Carrara».
Gandi, che è anche assessore al Bilancio, ha precisato anche che il Comune contribuisce «alle esigenze economiche della pinacoteca per circa 870 mila euro l'anno. Il che corrisponde a circa un terzo delle risorse necessarie al buon funzionamento della Carrara».
Dopo i 130 mila visitatori dello scorso anno, quando Bergamo era capitale della Cultura, le visite del 2024 hanno finora raggiunto le 70 mila unità, ha aggiunto l'assessore.
La scelta di Pacelli è stata unanime da parte del consiglio d'amministrazione della Fondazione Accademia Carrara. Anche la Commissarìa si è espressa per la candidata. La nuova direttrice assumerà l'incarico a partire dalla seconda settimana di dicembre. Il suo contratto sarà allineato, in termini di durata e scadenza, a quello del general manager.
Quanti dura, questa ?
Il soggetto che oserebbe definire la situazione imbarazzante, potrebbe essere tacciato di stoltezza. Ora, dopo aver assistito alle dimissioni dell'ex Direttore Dott.ssa Martina Bagnoli , persona di chiara fama, senza che l'Amm.ne comunale, accertasse e indagasse le motivazioni e le cause che avevano portato alle frizioni col General Manager, il Sindaco rilascia una dichiarazione dalla quale apprendiamo che "sono stati messi confini più chiari alle competenze sia della direttrice sia del general manager". Tutto questo non potevasi fare prima? Mentre l'assessore alla Cultura si vanta dei tempi brevi in cui si è posta soluzione alla sostituzione del Direttore. Si vuole solo sottolineare che dietro alle cariche ci sono persone e per tali devono essere trattate, nel rispetto delle prerogative ad esse demandate, ponendo massima attenzione alla mission che l'istituzione deve assicurare. Un inciampo per l'Amm.ne comunale da cui non esce a testa alta, conseguendo il primo fallimento.