Lega, congresso regionale il 15 dicembre: Romeo sfida Toccalini (forse)
Domenica 1 dicembre le primarie. Salvini vorrebbe un congresso unitario, con un unico candidato. Ma nessuno dei due sfidanti intende fare retromarcia
di Wainer Preda
L’obbiettivo è arrivare a un congresso unitario, ovvero con un’unica candidatura condivisa. Ma allo stato attuale pare difficile che la Lega riesca a sciogliere il nodo del congresso regionale del 15 dicembre prossimo.
A due settimane dalla data (attesa da oltre due anni), i candidati finora in campo sono due: il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo e il deputato Luca Toccalini. Il primo, politico monzese di lungo corso, potrebbe essere spinto dal malcontento del Nord nei confronti di Matteo Salvini. Il secondo, milanese, è un fedelissimo del Capitano e capo del giovanile leghista.
Stando al “sentiment”, in Bergamasca i favori andrebbero in gran parte a Romeo, da sempre molto presente sul nostro territorio (anche di recente alla festa di Palazzago).
Da un anno e mezzo il senatore sta lavorando a stretto contatto con i militanti. In più, essendo un leghista della prima ora, può interloquire facilmente con la base, sempre più critica con la linea nazionale di Salvini.
Romeo è un moderato. Mette insieme vecchio e nuovo corso della Lega e ha in mente un partito inteso come una sorta di sindacato del territorio. Cosa che ai lumbard sembra piacere e parecchio.
Allo stato attuale, nessuno dei due candidati ha intenzione di fare un passo indietro. Entrambi concordano che il congresso debba essere unitario - per mostrare compattezza e evitare pericolose conte interne - ma a far retromarcia debba essere l’avversario.
Il congresso, dicevamo, è in calendario a metà dicembre. Ma la data determinante è quella del Primo dicembre, quando gli iscritti alla Lega dovranno votare i loro delegati alle primarie. Trecentonovanta grandi elettori che poi sceglieranno il segretario regionale.
In settimana, Salvini dovrebbe convocare entrambi gli sfidanti. In ballo c’è la segretaria regionale, nella Lombardia, culla del leghismo: non esattamente un luogo qualunque.
Il vincitore prenderà il posto attualmente ricoperto da Fabrizio Cecchetti, fedelissimo di Salvini. Il congresso lombardo è il prologo di quello nazionale (rimandato all’anno prossimo), dunque decisivo anche per le sorti del leader leghista.