Insufficienza di prove, assolto il Bocia per violazione del Daspo durante Atalanta-Ajax del 2020
Il 51enne accusato anche del lancio di una torcia mentre passava un ciclista, ma gli elementi non hanno convinto la giudice

Assolto perché il fatto non sussiste, per l'insufficienza di prove. Questo il verdetto con il quale la scorsa giornata (lunedì 2 dicembre) la giudice Donatella Nava ha dichiarato non colpevole Claudio Galimberti, il "Bocia", per l'accusa di violazione del Daspo durante Atalanta-Ajax del 27 ottobre 2020.
Accusato anche del lancio di una torcia
La Procura, come riportato oggi dal Corriere Bergamo, aveva chiesto invece la condanna a un anno e otto mesi nella precedente udienza, mentre il difensore del 51enne, Andrea Pezzotta, ne aveva chiesto l'assoluzione. In questo caso, dopo i suoi problemi giudiziari in passato per tifo violento e altre violazioni di Daspo, era anche accusato di aver lanciato una torcia nella zona tra viale Giulio Cesare e Piazzale Oberdan quando passava un ciclista.
Dai tabulati, l'imputato risultava a Bergamo invece che a Marotta, nelle Marche, dove si è trasferito da tempo. Proprio là aveva lavorato per diverso tempo su una barca-ristorante al porto, il "Caligo Guercio", che aveva avuto un discreto successo. Fino a quando non era stata chiusa dai Nas, in quanto sprovvista di qualsiasi tipo di autorizzazione, non avendo i "gestori" mai dichiarato l'attività.
Immagini telecamere poco chiare
L'altro elemento portato dall'Accusa erano le immagini delle telecamere, in cui si vedeva un uomo con un cappellino in testa. Secondo gli agenti della Digos, si sarebbe trattato di Galimberti. L'avvocato, però, ha sostenuto che le immagini fossero poco chiare e non fosse quindi possibile stabilire con certezza che fosse lui. Alla fine, quanto presentato a supporto della tesi del pm non è stato ritenuto in grado di dimostrarne la colpevolezza.