Sorpresa

I motivi per cui l'Ats di Bergamo (nonostante le critiche) è fra le migliori d'Italia

Monitoraggio Agenas "premia" la nostra Agenzia. Si fatica su medici di base e tempi di attesa, ma su prevenzione e conti non siamo secondi a nessuno

I motivi per cui l'Ats di Bergamo (nonostante le critiche) è fra le migliori d'Italia
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di Andrea Rossetti

«Chissà come sono messe le altre allora...»: questo, declinato in varie forme, è il commento più frequente che ha accompagnato la notizia di Ats Bergamo inserita tra le migliori aziende sanitarie d’Italia. A sancirlo è il monitoraggio dell’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), reso noto il 28 novembre e incentrato sulle attività svolte e i risultati raggiunti nel 2023 da 110 aziende sanitarie locali italiane. Un report ministeriale in cui, al di là del “percepito” delle persone, Bergamo brilla davvero.

Il commento citato all’inizio, per quanto caustico, fotografa una parte di realtà: in generale, poche aziende ospedaliere italiane analizzate risultano avere livelli di perfomance alti (pochissimi molto alti) e si trovano tutte al Centro-Nord Italia: oltre all’Ats di Bergamo, la Ulss di Vicenza e dintorni, quella Euganea (di Padova), la Ulss 1 Dolomiti (che copre l’area di Belluno) e l’Ausl di Bologna. Le peggiori, invece, sono tutte tra il Sud e le Isole. Che la situazione complessiva non sia delle migliori, dunque, è evidente. Così come è evidente che l’Azienda con sede in via Gallicciolli riesca in diverse aree monitorate a ottenere risultati di tutto rispetto e ben superiori alla media.

Pochi medici e pediatri

Lo studio ha preso in analisi 34 indicatori, a loro volta classificati in sei aree (prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, investimenti e outcome, ovvero mortalità trattabile e prevenibile). Alcune di queste aree “toccano” direttamente gli utenti e i servizi a loro offerti, altre no. E questo spiega, almeno in parte, il motivo per cui il risultato complessivo del report di Agenas possa apparire poco comprensibile.

Un esempio concreto: nell’area dell’assistenza distrettuale rientra anche l’indicatore relativo al carico medio di pazienti per medico di medicina generale. In Bergamasca, questo dato nel 2023 si è assestato a quota 1.575, superiore al valore ottimale di 1.500. Tradotto, i medici di base della nostra provincia sono mediamente sovraccarichi. E questo si ripercuote sul servizio offerto alla cittadinanza.

Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo

Del resto, il problema della carenza di dottori, soprattutto in alcune zone della Bergamasca, è noto. Lo stesso vale per il carico medio di pazienti per pediatra: il valore medio bergamasco, nel 2023, s’è assestato a 1.008, a fronte di un valore ottimale calcolato in 800. Parallelamente, però, la nostra Ats ottiene ottimi risultati per quanto riguarda il numero medio di contatti effettuati da ogni medico di Continuità assistenziale, a dimostrazione che questo servizio, seppur pensato come “emergenziale” (per chi è rimasto senza medico o per quando il medico di base non è in servizio), funziona.

Bene la prevenzione

Un’area in cui Ats Bergamo si dimostra molto forte è quella della prevenzione. Gli indicatori presi in analisi sono gli screening alla mammella, quelli alla cervice e quelli al colon. Per tutti e tre, i risultati (...)

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Commenti
Lia illipronti

Per favore Giupponi controlli le private, quando devi prenotare con il SSN La prima frase è L' AGENDA È CHIUSA FINO ALLA PROSSIMA COSÌ TI REFILANO LA VISITA PRIVATA.COME MAI?????

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