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Tradizione, magia e speranza: Santa Lucia illumina i corridoi del Papa Giovanni XXIII

Ai bambini e ai ragazzi ricoverati in Pediatria all'ospedale sono state donate cento copie del libro "La magica notte di Santa Lucia"

Tradizione, magia e speranza: Santa Lucia illumina i corridoi del Papa Giovanni XXIII
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Mercoledì 11 dicembre, i silenziosi corridoi dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo si sono animati e colorati di sogni e immaginazione. Tra i letti dei piccoli pazienti della Pediatria è arrivata una ventata di leggerezza: ai bambini e ai ragazzi ricoverati sono state donate cento copie del libro La magica notte di Santa Lucia, edito dalla casa editrice bergamasca Elsa Major .

Dei regali speciali

Dietro questa donazione c'è molto più di una semplice distribuzione di volumi. Il Rotary Club Bergamo Hospital 1 GXXIII, guidato dal presidente Roberto Robert, ha scelto di regalare un momento di evasione ai bambini ricoverati. «Volevamo portare un sorriso là dove il dolore spesso fa capolino», spiega Robert.

La magica notte di Santa Lucia non è solo un libro, ma una porta verso un mondo di fantasia. Come spiega l'editrice Maria Verderio, l'albo è stato studiato nei minimi dettagli: illustrazioni colorate, caratteri grandi e leggibili, una storia in rima che accarezza l'immaginazione dei più piccoli.

Un momento di speranza

Il direttore generale Francesco Locati ha accolto l'iniziativa con un sorriso commosso. «Questi non sono solo libri - ha dichiarato - sono messaggi di vicinanza, di calore umano».

La Scuola in Ospedale, già impegnata a garantire continuità didattica ai giovani pazienti, ha ricevuto con entusiasmo i volumi. Grazie alla collaborazione con gli Istituti Comprensivi "I Mille" e "Bortolo Belotti" e all'associazione "Con Giulia Onlus", questi libri diventeranno parte di un percorso di normalità e speranza.

Robert non si ferma a questa donazione: «Per l'anno prossimo stiamo già pensando a come ampliare la nostra biblioteca ospedaliera». L'obiettivo è offrire libri che possano parlare a bambini e ragazzi di ogni età, rendendo i giorni di degenza meno difficili.

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