I bambini peggio dei panda: a Bergamo sono quasi una specie in via d'estinzione

di Paolo Aresi (foto in apertura di Bert Hardy, 1939)

Sembra proprio che stabiliremo il nuovo record negativo di nascite, assoluto: nel 2023, secondo i dati Istat, fino al 31 ottobre sono nati in città 630 bambini cioè, mediamente, 63 bimbi al mese.

Se facciamo la proiezione, risulta che al 31 dicembre a Bergamo sarebbero nati in tutto 756 bebè. Sarebbe il dato peggiore di sempre, ancora più negativo di quello che venne registrato in quel terribile anno che fu il 2020 quando vennero al mondo 763 creature.

Nel periodo successivo si registrò un leggero miglioramento (nel 2023 i nati furono, ad esempio, 792), ma si rimase comunque a livelli bassi. Per contro, i decessi furono, nel 2023, 1.371 mentre quest’anno sono stati 1.116 fino a ottobre e, secondo la proiezione, a fine dicembre sarebbero 1.339, qualcosa meno rispetto all’anno passato. Ma il saldo naturale resta fortemente negativo.

Insomma, si conferma una situazione demografica molto difficile che esprime evidentemente un malessere, difficoltà che riguardano la nostra città, ma non soltanto: la provincia è nella stessa situazione, come il resto d’Italia.

Peggio solo la Spagna

Un Paese che invecchia, dove non si fanno figli (siamo in fondo alla classifica mondiale). Due anni fa è stato registrato il tasso di natalità più basso di sempre nel nostro Paese (6,7 nati ogni mille abitanti) e probabilmente nel 2024 siamo andati ancora peggio, ma il dato non è ancora noto.

In Italia siamo attorno a 1,24 nascite per ciascuna donna, peggio di noi fa solo la Spagna con 1,16 bimbi. D’altro canto dobbiamo aggiungere che nel corso del 2023 l’Europa ha presentato il più grande calo di nascite della sua storia (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 16 gennaio, o in edizione digitale QUI