Credevano fosse depressione, invece era un male incurabile: Urgnano piange Silvia, morta a 49 anni
Una tragedia che ha colpito l'intera comunità: quegli sbalzi d'umore di cui soffriva erano in realtà sintomi di un cancro al cervello
«Mia moglie era una donna sempre sorridente, caparbia, tenace, solare e generosa». Con queste parole, colme d'affetto, Mirko Moretti ricorda Silvia Cuter, stroncata a soli 49 anni da un cancro al cervello. Una tragedia che ha colpito anche l'intera comunità di Urgnano, dove i coniugi vivevano insieme al figlio Andrea di appena quattordici anni.
Un male incurabile, scambiato per depressione
Le prime avvisaglie erano arrivate già qualche anno prima, ma nessuno era riuscito a diagnosticare la malattia: sbalzi d'umore frequenti, che i medici avevano associato alla salute mentale, sottoponendola a una terapia per curare la depressione. Allora Silvia aveva 46 anni, si stava per sposare con Mirko (era il 2022) dopo vent'anni passati l'uno accanto all'altra.
Le cure sembravano tuttavia non sortire alcun effetto. E così il marito ha insistito, affinché le venisse effettuata una Tac al cervello. «La psicologa era arrivata al punto di consigliare una separazione - ha raccontato Mirko ai colleghi di PrimaTreviglio, che ha riportato la notizia -. Silvia era diventata veramente un'altra persona».
Poi è arrivato l'esito, che ha fatto gelare il sangue nelle vene a tutta la famiglia: cancro al cervello. Aggressivo, esteso e purtroppo inoperabile, dal momento che si trovava proprio sotto l'ipotalamo. Silvia ha preso di petto la situazione, «per lei è stato quasi un sollievo scoprirlo, perché finalmente è stata chiara la causa dei suoi comportamenti, delle parole pronunciate nei miei confronti e in quelli di Andrea».
Il 25 settembre scorso una trombosi l'ha costretta a restare in ospedale per un mese, prima di ricorrere alle cure palliative fornite dalla cooperativa Namasté di Seriate. «Fino a cinque giorni prima di lasciarci cantava le canzoni di Vasco Rossi», ha raccontato il marito. Silvia si è spenta la mattina di giovedì 2 gennaio, nella loro casa di via don Cattaneo.
Chi era Silvia: dai viaggi per il mondo ai bikers
Stimata da tutti, Silvia lavorava come consulente e contabile, parlava quattro lingue e per lavoro aveva avuto l'occasione di viaggiare e vedere il mondo. Una bella storia d'amore, quella tra lei e Mirko (nativo di Cologno al Serio): si erano conosciuti al matrimonio di un amico di lui, che era per coincidenza era cugino della quarantanovenne.
Entrambi amavano viaggiare e spesso capitava che lei prendesse un aereo per raggiungere il luogo dove lui lavorava (è titolare dell'azienda Moretti Bus di Spirano), per stare insieme. L'anno scorso avevano aperto un'agenzia viaggi, con l'intento di girare il mondo. Un sogno, purtroppo, spezzato troppo presto dal male.
Silvia era anche volontaria: per diciannove anni ha lavorato alla manifestazione benefica Festa Bikers organizzata dall'associazione Bikers di Cologno al Serio, di cui erano entrambi membri, che l'ha ricordata in un toccante post su Facebook. Ai funerali, il 4 gennaio, la chiesa di Urgnano era gremita di persone: tutti per omaggiare il ricordo di Silvia.