Nella sconfitta col Bologna, nessun nerazzurro affonda. Ma nessuno ha brillato
La prestazione corale non è affatto male, ma il risultato è deciso da un episodio in cui un paio di elementi avrebbero potuto fare meglio
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di Fabio Gennari
Questi quarti di finale di Coppa Italia contro il Bologna sono stati una gara equilibrata, decisa da un episodio. Tra i nerazzurri, diverse prestazioni di sostanza e qualche errore costato caro sul gol decisivo di Castro.
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Rui Patricio 6: un paio di conclusioni smorzate e una “telefonata” di Lucumi sono tutto quello che va segnalato nel primo tempo. Al 59’ tocca in tuffo una palla velenosa di Pobega e mette in angolo (non ravvisato da Marinelli); al 76’ è bravo su Holm. Purtroppo l’uscita sulla punizione di Lykogiannis per il gol di Castro è sbagliata. Peccato, sbavatura che incide sul risultato.
Toloi 6,5: gioca contro Ndoye, ma fino al riposo la sua gara è molto positiva e l’avversario non trova praticamente mai lo spazio per rendersi pericoloso (72’ Posch 6: è lui a tenere in gioco Castro sul gol decisivo, ma è un meccanismo che non puoi avere dopo solo 24 ore di lavoro in squadra. Pr il resto, finale normale).
Djimsiti 6: in campo da braccetto mancino, si muove con disinvoltura e per lunghi tratti del match si vede molto sia in difesa che davanti. Chiude in attacco, buona prova. Ma sul gol di Castro anche lui è coinvolto.
Hien 6,5: il migliore della difesa nel primo tempo, continua a giocare molto bene anche nella ripresa, chiudendo in ogni situazione. Sulla rete decisiva, però, è davanti all’avversario, che beffa sia lui che Djimsiti.
Bellanova 6: un paio di sgroppate in avvio, la sensazione è che possa fare molto di più ma si limita un po’ al compitino. Nella ripresa inizia con una bella conclusione di esterno su cross di Djmsiti che Skorupski toglie dall’angolino con un miracolo.
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De Roon 6,5: bel duello in mezzo con Fabbian, gioca una gara di grande temperamento e alla fine la prova è positiva anche se non scintillante.
Ederson 6,5: assist al bacio per De Ketelaere al 7’ in profondità. Ha una buona occasione sul destro intorno alla mezz’ora, ma è poco “cattivo” nella conclusione. Complessivamente, una buona gara che lo ha visto protagonista.
Zappacosta 5,5: il controllo che fallisce solo in area al 38’ è da matita rossa. Si disimpegna bene e la prestazione è positiva, ma è un po’ pasticcione in alcune circostanze. Esce dopo un’ora in nome del turnover. (59’ Cuadrado 6: entra con brio, costruisce alcuni pericoli e si vede anche al tiro. Buona mezz’ora).
Pasalic 6: bel lavoro a supporto di attacco e centrocampo, si vede in avanti, ma è nel cuore del motore nerazzurro che la sua presenza è costante. (59’ Samardzic 5: cerca qualche giocata, prova a mettere la sua qualità al servizio del gruppo ma non incide e alla fine il suo apporto è insufficiente).
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Retegui 5,5: nel primo tempo fa tante sponde, gioca per i compagni e lega il gioco pur non avendo mai occasioni. Esce per ragioni di turnover, Verona è dietro l’angolo. (59’ Maldini 5,5: ha una grande occasione al 74’ su assist di Brescianini ma calcia addosso a Skorupski. Errore che pesa molto nell’economia della partita).
De Ketelaere 6,5: al 7’ prima iniziativa in profondità su assist di Ederson con palla messa in angolo da Skorupski. Cerca altre iniziative e nel primo tempo è tra i più attivi. Esce a mezz’ora dalla fine per turnover, ma in certe gare forse si potrebbe anche tenere in campo per tutta la gara. (66’ Brescianini 6,5: bella iniziativa al 70’ con sinistro parato da Skorupski, assist al bacio per Maldini al 74’. Buona la sua mezz’ora).
Gasperini 6: la squadra gioca una buona gara, l’equilibrio è grande e Skorupski para tanto e bene. Due mezzi appunti: i cambi sono logici pensando a Verona, ma certe gare forse meritano di tenere i titolari fino alla fine; tre gol presi di fila su calcio piazzato meritano un ragionamento profondo nel lavoro settimanale.