Retegui mattatore, De Ketelaere da applausi. Unico neo di Verona? Samardzic
Tanti bei voti, una prova convincente della Dea con l'unica prestazione sottotono dell'ex Udinese. Buon viatico verso Bruges
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di Fabio Gennari
Prestazione corale positiva a Verona e tante buone prove dei bergamaschi, con il bomber in maglia numero 32 assoluto protagonista. Sottotono solo la prestazione di Samardzic, che perde una buona occasione per scalare le gerarchie.
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Rui Patricio 6,5: smanaccia al 16’ un colpo di testa insidioso di Bernede destinato sotto la traversa, poi l’Atalanta passeggia sul Verona e al 75’ si rivede tre volte su Tchatchoua, Mosquera e Coppola. Prestazione sicura e attenta.
Posch 6,5: piacevole sorpresa. Prima volta in campo da titolare, entra nel gol del 4-0 con il colpo di testa che va sul palo prima della conclusione di Retegui in rete (con Ghilardi protagonista di un altro auto-palo). In precedenza, era stato bravo a giocare da braccetto con personalità e buona gamba. Fino alla fine tiene il campo e si vede anche sulla sinistra.
Djimsiti 6,5: si sgancia al 25’ in avanti e mette in mezzo per Retegui la palla da cui nasce il 2-0. Dietro tiene la posizione ed è sempre molto attento. (59’ Toloi 6: entra sul 5-0. Bruciato da Tchatchoua nel finale, ma per il resto la gara è tranquilla).
Hien 6,5: dominante, ancora una volta, in mezzo alla difesa. È in crescita costante sul piano fisico, dalle sue parti non passa nessuno ed è significativo che fino all’ultimo minuto resti in pieno controllo delle operazioni.
Cuadrado 6,5: torna a giocare novanta minuti dopo due mesi e mezzo (l’ultima volta accadde a Berna in Champions League). Gara di buon livello, senza grandi squilli ma di sostanza.
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De Roon 7: entra nel gol del 4-0 e anche in quello del 5-0 con l’assist per Retegui, gioca una partita di alto livello sia in fase di copertura che davanti. Esce nel finale e risparmia energie per Bruges, dettaglio importante. (72’ Sulemana 6: finale di gara senza affanni con il risultato ampiamente acquisito).
Ederson 7: destro da fuori area largo al 9’, segna un bel gol al 37’ dopo aver rubato palla a Niasse ripartendo in profondità, praticamente senza opposizione. Dopo il 5-0 di Retegui esce e si gode mezz’ora di meritato riposo pensando ai prossimi impegni. (59’ Pasalic 6: anche lui, come Toloi, entra in campo a gara ampiamente finita. Gestisce le operazioni).
Zappacosta 6,5: nel primo tempo un paio di sgasate sulla fascia sono interessanti, per il resto ha il merito di tenere la posizione e gestire i momenti della partita con grande attenzione. (82’ Palestra s.v.).
Samardzic 5,5: l’unico nerazzurro un po’ in ombra. Non trova mai lo spunto decisivo, in una giornata del genere qualche iniziativa pericolosa ce la si aspetta, soprattutto perché i suoi compagni di reparto fanno vedere grandi cose.
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Retegui 9: mattatore. Subito due palloni interessanti nel giro di un minuto (3’ e 4’), entrambi da De Ketelaere, ma nessuna conclusione pericolosa. Bravo a mettere in rete la respinta del palo su tiro di De Ketelaere (21’), molto bravo a insaccare il raddoppio dal cuore dell’area (25’) e letale in area in occasione della tripletta. Raggiunge quota 20 gol in campionato con la deviazione volante che vale il poker personale e il pokerissimo di squadra al 56’ su assist di de Roon.
De Ketelaere 7,5: largo a sinistra nel tridente, parte molto bene e dopo un paio di assist per Retegui diventa protagonista al 21’ con uno stop delizioso seguito dal dribbling su Daniluc e da un destro meraviglioso che incoccia il palo. Primo tempo da protagonista assoluto anche se non trova il gol, conquista anche la punizione del 4-0. (46’ Brescianini 6,5: secondo tempo di sostanza, da attaccante esterno ha il merito di fare sempre la cosa giusta e non perde mai palloni. Sicurezza).
Gasperini 7,5: schiera l’artiglieria pesante (ovvero tutta quella a disposizione) e stravince una partita che era fondamentale chiudere con i tre punti. Ritrova Retegui mattatore e capocannoniere del campionato, decide di cambiarne altri e lo lascia fino all’ultimo minuto.
Samarciz deve potenziare la muscolatura , ha qualità, mi ricorda Spinazzola agli inizi .
Passata la fase di annebbiamento della squadra?.... si ricomincia a macinare punti?.... per lo scudetto ce' anche l'Atalanta questo e' poco ma sicuro.... pero' Retegui meglio che ne faccia uno a partita.... decisivo ovviamente.... che 4 col Verona....
Non ho capito perché ha tenuto in campo Retegui per 90', un rischio inutile in vista della partita di mercoledì. Era l'occasione per vedere all'opera Vlahovic.
11 goal, in due partite l'andata giocata a ottobre qua a Bergamo Ed ora la trasferta al Bentegodi contro l'unico goal(6-1) del Verona può già dare un metro di misura per meglio valutare la bella prestazione odierna, come tante altre squadre in questo periodo l'Atalanta ha l'infermeria piena e riesce comunque a mettere in campo una squadra talmente forte che al 45esimo si era già sul 4-0! Scevri da paura, non condizionati dal bla bla bla che ahimè ammorba questa squadra, che ricordiamocelo è campione d'Europa dopo il 3 a 0 a conclusione del percorso ( magico) che ha portato in quel di Dublino a vincere l'Europa League. La squadra avanza supportata da una società talmente seria e proiettata verso futuri prestigiosi traguardi, che appunto anche investitori esteri hanno Sì versato nelle casse societarie centinaia di milioni di euro, ma con L'unica raccomandazione che al comando restino i Percassi Luca ed Antonio ritenuti, ha ragione, i principali artefici insieme all'allenatore Giampiero Gasperini e al suo staff della trasformazione da provinciale di lusso, che però ogni 5 anni faceva un giro in serie B, a rinomato ricercato ma soprattutto imitato esempio di organizzazione manageriale che ha saputo realizzare i sogni più reconditi degli affezionati tifosi Bergamaschi. Grazie ed il resto come cantava il maestro (di vita) Califano, appunto il resto è Noia!
Doppio espresso a Samardzic prepartita