Si avvicina la ristrutturazione dell'ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo
Via libera al protocollo d'intesa fra Regione ed enti. Costo dell'operazione previsto: 60 milioni di euro. L'assessore regionale Paolo Franco: «Vittoria della Valseriana»
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Un primo passo, sulla lunga via burocratica, è compiuto. Via libera della giunta regionale della Lombardia al protocollo d'intesa per arrivare alla riqualificazione dell'ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo.
Questo mattina (10 febbraio) è stato raggiunto l'accordo fra Regione, Provincia di Bergamo, Comunità montana della Valseriana, Comune di Alzano Lombardo, Ats Bergamo e Asst Bergamo Est.
Ristrutturazione più vicina
«Questo Protocollo d'intesa sancisce l’impegno, condiviso da tutti i soggetti coinvolti, di dare corso, con tempestività, all’iter procedurale necessario per realizzare un intervento strategico come la riqualificazione del Pesenti Fenaroli» dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi.
«Sin da quando ero sindaco di Alzano - aggiunge il consigliere regionale della Lega Roberto Anelli - mi sono sempre speso per il potenziamento del nosocomio, in relazione alla nuova organizzazione della rete ospedaliera territoriale e al miglioramento dell’offerta sociosanitaria. Grazie a questo Protocollo si realizzerà un sogno non solo per gli alzanesi ma per l’intera Valseriana».
Dunque l'impegno della Regione c'é, anche se i tempi per la ristrutturazione del presidio sanitario non sono stati resi noti. «La riqualificazione dell’ospedale di Alzano Lombardo - ha detto l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso - è un intervento che va ben oltre la semplice ristrutturazione edilizia. È un impegno concreto verso una sanità più vicina ai cittadini, più efficiente e capace di rispondere con prontezza alle esigenze della comunità. Questo progetto rappresenta un modello di integrazione tra ospedale e territorio che vogliamo estendere a tutta la Lombardia».
Il piano
Negli anni scorsi si è parlato di una ristrutturazione da una cinquantina di milioni di euro. Questa la cifra che la Regione si era detta disponibile a stanziare per l'ospedale seriano. Ma è possibile che i costi nel frattempo siano aumentati.
Detto in concreto, il piano prevede la demolizione progressiva degli attuali blocchi ospedalieri e la costruzione, per fasi, di un nuovo complesso edilizio.
Si tratterà di un’operazione progressiva di sostituzione dei padiglioni ospedalieri con una nuova struttura. Questo per consentire all'ospedale di continuare a funzionare regolarmente, assicurando la continuità e l'assistenza ai degenti.
Il piano prevede anche la valorizzazione degli edifici storici strumentali di proprietà dell’Asst Bergamo Est, situati nell’area ospedaliera.
I commenti
Il consigliere regionale e presidente della Commissione territorio, infrastrutture e mobilità Jonathan Lobati (di Forza Italia) commenta così la notizia: «In un momento storico nel quale la sanità lombarda viene spesso messa in discussione, Regione manda un messaggio importante e chiaro con la riqualificazione dell'ospedale di Alzano. Questo intervento evidenzia infatti la volontà di investire nella sanità del territorio, una sanità più vicina ai cittadini, a tutti i cittadini».
Gli fa eco il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Michele Schiavi: «Esprimo soddisfazione e ringrazio l’assessore Bertolaso per l’approvazione di questo protocollo d’intesa che permetterà di avviare il percorso di costruzione del nuovo complesso ospedaliero, il quale permetterà di rispondere meglio alle esigenze di cittadini e pazienti che si rivolgeranno alla struttura di Alzano. Questo importante intervento si inserisce in un lavoro complessivo che l’Asst Bergamo Est, insieme a Regione e agli enti locali del territorio, sta portando avanti per riqualificare e specializzare tutti i suoi presidi ospedalieri, che la rendono una vera e propria “azienda diffusa”, con quattro ospedali generalisti: Alzano, Piario, Lovere e Seriate».
Le parole dell'assessore Franco: «Vittoria storica per la Valseriana»
Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore regionale bergamasco Paolo Franco, primo fautore e sostenitore dell'opera, nell'esecutivo lombardo. «Il progetto, che prevede un investimento di più di 60 milioni di euro, risponde a una necessità urgente di potenziare le infrastrutture sanitarie in un territorio che ha affrontato con grande coraggio le difficoltà legate alla pandemia da covid. La Valseriana potrà ora contare su una struttura ospedaliera all’avanguardia, che non solo migliorerà l’assistenza sanitaria, ma offrirà anche nuove opportunità di crescita per l’intera comunità» spiega Franco.
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«Questa è una vittoria per tutta la Valseriana e per la sua popolazione» continua l’assessore. «Abbiamo lavorato con determinazione e impegno, passo dopo passo, per fare in modo che questa grande opportunità diventasse realtà. L’investimento in questa nuova struttura ospedaliera rappresenta un punto di svolta, un segnale di rinascita per un territorio che ha sofferto, ma che oggi, grazie a questo progetto, potrà guardare al futuro con fiducia».
L’ospedale di Alzano Lombardo, che avrà una capienza adeguata a garantire servizi di alta qualità, si inserisce in una più ampia strategia di potenziamento delle strutture sanitarie lombarde. «Grazie alla nuova infrastruttura - aggiunte l'assessore bergamasco - la Valseriana potrà contare su un presidio sanitario moderno, che contribuirà a migliorare l’efficienza del sistema sanitario locale e ad offrire un servizio più vicino alle esigenze della popolazione. Il nuovo ospedale non è solo un investimento in salute, ma è anche un segnale di speranza e di resilienza. Oggi, grazie a questo progetto, la Valseriana potrà riprendersi e tornare a spiccare il volo, proprio come la sua gente ha fatto durante i momenti più difficili della pandemia. È un risultato storico raggiunto grazie alla collaborazione istituzionale col territorio e con l’azienda Asst Bergamo Est che, a partire dal suo direttore generale Marco Passaretta, ha portato avanti la questione con professionalità e pragmatismo» conclude Franco.
Ma perché sì costruisce in pratica un nuovo ospedale a pezzetti in uno spazio ristretto e non si pensa a costruirne uno nuovo negli spazi vicino alla superstrada. successivamente si potrebbe facilmente riciclare l' area di risulta dalla totale o parziale demolizione
Il parcheggio non lo trovano neanche i dipendenti
Ottimo
Speriamo che pensino anche ai parcheggi visto che attualmente nei quartieri limitrofi all’ospedale noi residenti non troviamo mai parcheggio! E comunque pensare a 10 anni di lavori per noi che ci abitiamo vicino è un incubo... visto che andrà abbattuto completamente non si poteva pensare di costruirlo da zero in una zona meno residenziale?!?
Appuntiamo la data odierna come la prima pietra posata per il rifacimento dell'ospedale. Stanziati i fondi che poi sicuramente non basteranno,non si ha una data certa di inizio lavori. Esempi di opere incompiute,mai realizzate o realizzate con notevole ritardo in Italia ormai non se ne contane più. Bergamo con palazzetto dello sport e Gamec ne è un esempio. Lasciamo i sogni ai bimbi sperando che agli adulti non spettino gli incubi. Tranne ai politici...