Ora più che mai, campionato decisivo: Dea padrona del suo destino (che vale la Champions)
In questo momento bisogna cercare di essere forti e guardare ai prossimi impegni con la convinzione che c'è ancora molto da fare
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di Fabio Gennari
L'eliminazione in Champions brucia. Era complicato pensare di arrivare fino a Monaco di Baviera per la finale, ma almeno altre due partite contro una tra Lille o Aston Villa si pensava di poterle fare. E invece il cammino dell'Atalanta Campione d'Europa League si interrompe in ai play-off di Champions e ora, senza più nemmeno la Coppa Italia, restano tredici partite di campionato in cui l'Atalanta deve difendere la sua posizione: ci sono 5 punti di vantaggio su Lazio e Juventus, con entrambi gli scontri diretti di andata finiti in pareggio e da disputare al ritorno.
Fare tabelle, pensare ai prossimi avversari o ragionare su dove la squadra possa prendere punti è poco utile in questo momento. Di certo giocare una volta alla settimana permetterà di lavorare con ritmi diversi, di recuperare meglio gli infortunati senza saltare troppe gare e di gestire un po' meglio le forze.
Questo è, probabilmente, ciò di cui oggi ha davvero bisogno la squadra. Le prossime due gare saranno contro Empoli e Venezia, formazioni in grande difficoltà sul piano dei risultati. Ma per conquistare i tre punti servirà tornare a essere la vera Atalanta.
I due punti persi contro il Cagliari pesano ancora di più. Perché, al netto dello sguardo proiettato verso la vetta, era il vantaggio immutato o aumentato su chi insegue a dare grande spinta sul piano mentale. Adesso bisogna essere molto bravi a scrollarsi di dosso le scorie dell'eliminazione guardando avanti con la fiducia di chi sa cosa può e deve fare per continuare a marciare alla grande in campionato. Le possibilità di fare bene ci sono tutte e guai a non crederci.
Se lo spogliatoio supera indenne le dichiarazioni del Gasp contro lookman, lo scudetto è ancora possibile. Guardiamo a chi è davanti, possiamo farcela! Se ragioniamo sul difendere la posizione non arriviamo neanche nei primi otto. Forza Atalanta sempre.