La crescita

La Casa di Leo si allarga e moltiplica l’accoglienza delle famiglie di bambini malati

Sabato 22 sarà inaugurata la nuova ala della struttura di Treviolo, ma per ancora qualche mese non sarà operativa

La Casa di Leo si allarga e moltiplica l’accoglienza delle famiglie di bambini malati
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A Treviolo sta per essere inaugurata, sabato 22, la nuova ala della Casa di Leo, un progetto che offrirà ancora maggiore supporto alle famiglie con bambini gravemente malati in cura all’ospedale Papa Giovanni. Sebbene l’apertura ufficiale sia imminente, la struttura sarà operativa solo tra qualche mese, in attesa di completare gli impianti e gli arredi.

Attualmente, la Casa di Leo accoglie le famiglie nella “casa vecchia”, attiva da sette anni, fornendo ospitalità e servizi come supporto psicologico, pedagogico e linguistico. Grazie all’impegno di 240 volontari, le attività si svolgono tutti i giorni dalle 9 alle 22, con reperibilità costante per le emergenze, come i trapianti dell’ultimo minuto.

L’iniziativa nasce dall’esperienza di Michele Morghen e Susanna Berlendis, genitori di Leonardo, un bambino affetto da una rara malattia. Dal 2018, la struttura ha ospitato 180 famiglie per un totale di 300 ingressi, e con l’ampliamento potrà accoglierne fino a 18 contemporaneamente, come riporta il Corriere Bergamo. Saranno disponibili nuovi spazi per laboratori, ambulatori e una palestra di rieducazione psicomotoria, utile anche ai bambini dimessi dalla Pediatria di Bergamo.

Il 35% degli ospiti proviene dall’estero, mentre il 20% sono famiglie lombarde, spesso residenti nelle valli bergamasche, costrette a lunghi soggiorni per terapie complesse. Il progetto non solo offre un sostegno concreto, ma contribuisce a migliorare la qualità dell’ospedale e l’autonomia delle famiglie.

L’ospitalità è gratuita, seguendo il modello di alcune strutture americane: chi può dona liberamente, ma nessuno è obbligato a pagare. Il costo annuale dell’associazione salirà a circa 400 mila euro con la nuova sede, realizzata grazie a 7,25 milioni di euro di fondi pubblici e donazioni private.

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