L'inaugurazione

«È il nostro regalo per Leo: il 3 febbraio 2025 avrebbe compiuto vent’anni»

Taglio del nastro per l'ampliamento della Casa di Leo, pronta per accogliere 18 bambini ricoverati in ospedale con le famiglie

«È il nostro regalo per Leo: il 3 febbraio 2025 avrebbe compiuto vent’anni»
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di Clara Scarpellini

Non sono bastate le prime gocce di pioggia del mattino a spegnere l’entusiasmo di chi, oggi (sabato 22 febbraio), ha partecipato all’inaugurazione dei nuovi spazi di “Leo diventa grande”. In via Aldo Moro 47, a Treviolo, La Casa di Leo ha aperto le porte del suo ampliamento, un progetto nato dall’amore e dalla determinazione di chi ha trasformato il dolore in speranza. La struttura, unica in Italia, è un rifugio per le famiglie con bambini in cura presso l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, un luogo dove la paura della malattia si affronta con la forza della comunità.

Durante l’inaugurazione, accanto a Susanna Berlendis e Michele Morghen, mamma e papà di Leo e membri del Comitato direttivo Eos Aps, si sono stretti i rappresentanti delle istituzioni e del volontariato: il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente della Provincia di Bergamo e sindaco di Treviolo Pasquale Gandolfi, la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, il direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII Francesco Locati. Attraverso un videomessaggio, hanno portato il loro sostegno anche il ministro per la Famiglia e le Disabilità, Alessandra Locatelli, e l’assessore al Welfare Guido Bertolaso.

02. Taglio del nastro_al centro Susanna Berlendis e Michele Morghen, genitori di LEO e membri del Comitato Direttivo Eos Aps_La Casa di Leo_Leo diventa grande
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Una casa che cresce

Da quel lontano gennaio 2018, La Casa di Leo ha accolto oltre 180 famiglie. Oggi il sogno diventa ancora più grande: dopo la posa della prima pietra nel novembre 2023, l’ampliamento quintuplica gli spazi, raggiungendo i 3600 metri quadrati. Un salto di qualità che si traduce in nuove possibilità: tre appartamenti per pazienti dimessi che necessitano di un ambiente protetto, dieci camere in più, due playroom, una palestra aperta anche all’esterno e un ambulatorio che porta la cura ancora più vicina alle famiglie.

Subito dopo il taglio del nastro, tutti i presenti sono stati accompagnati in piccoli gruppi per visitare la struttura e vedere da vicino i nuovi spazi. Il primo gruppo di visita è stato guidato proprio dal papà di Leo, Michele Morghen, che ha raccontato il significato di questo progetto e l'importanza di offrire un ambiente accogliente alle famiglie in difficoltà.

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La gente di Bergamo

«La Casa di Leo non si limita ad accogliere i bambini in cura, ma sostiene l’intero nucleo familiare, offrendo un supporto globale che fa la differenza -ha dichiarato Attilio Fontana -. È la capacità di collaborare che guida sempre questo territorio. Rappresentanti del volontariato, delle aziende sanitarie e delle istituzioni territoriali. Tutti insieme sanno impegnarsi per offrire risposte utili alla propria gente, e credo che questa sia la dimostrazione più bella della forza dei bergamaschi». Anche Pasquale Gandolfi ha sottolineato il valore dell’iniziativa: «Come presidente della Provincia di Bergamo e sindaco di Treviolo sono orgoglioso di ospitare questa realtà che ci ricorda come da gravi sofferenze possano nascere momenti di speranza - continua il primo cittadino -. Avere così tante persone sul territorio che hanno la volontà e il desiderio di dedicarsi agli altri, è una delle gioie più grandi che può avere un sindaco, perché è questa la vera comunità».

Leo: una guida silenziosa

«Non vi nascondiamo che è stata una sfida difficile - hanno confessato i genitori di Leo, Susanna e Michele -. Ma questo è il nostro regalo per lui. Il 3 febbraio 2025 Leo avrebbe compiuto vent’anni e il 17 febbraio sono stati dieci anni senza di lui. Ma ci guida ogni giorno, è la nostra bussola».

Per celebrare questo nuovo traguardo dell’ampliamento, il 2 aprile la comunità si riunirà al Teatro Donizetti di Bergamo, alle 20.30, per una serata speciale. Un evento aperto a tutti per condividere il cammino de La Casa di Leo e rendere omaggio alla sua missione di solidarietà. Nel frattempo, per questo weekend i nuovi spazi saranno aperti ai visitatori: sabato 22 dalle 14 alle 18, e domenica 23 febbraio dalle 10 alle 16.

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