Consiglio provinciale

Gandolfi: «L'autostrada Bergamo-Treviglio è regionale, il mio parere conta poco»

Il presidente della Provincia (ri)passa la palla alla Regione e annuncia la convocazione per marzo degli "Stati generali delle infrastrutture"

Gandolfi: «L'autostrada Bergamo-Treviglio è regionale, il mio parere conta poco»
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di Wainer Preda

Dalle 16.11 alle 16.53. È durato una quarantina di minuti il Consiglio provinciale straordinario che si è tenuto nel pomeriggio di oggi (3 marzo) nell'aula consiliare di via Tasso.

Sette i punti all'ordine del giorno, bevuti come bicchieri d'acqua dal presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, e dai 14 consiglieri presenti. Ivi compresa la richiesta di chiarezza di Fratelli d'Italia in merito allo sviluppo infrastrutturale e strategico della viabilità in Bergamasca.

La questione del polo intermodale

Ebbene, Gandolfi ha risposto punto su punto, dando un aggiornamento sulla situazione dei progetti in corso e di quelli in programma. In particolare, si è soffermato sull'interporto di Cortenuova, sottolineandone la valenza nazionale.

«Quello di cui stiamo parlando - ha detto il presidente della Provincia - non è un hub logistico bensì un vero e proprio nodo intermodale. Ovvero il retroporto dei porti principali di Genova e Ravenna. Dunque le merci arrivano dai porti, vengono trasferite su rotaia al retroporto, e poi da qui partono, sempre su ferrovia, verso il resto d'Europa».

Il Consiglio provinciale

Per farlo funzionare servono poi «collegamenti con la A4 e la A35», che ovviamente «devono essere ritenuti di rilevanza nazionale - ha continuato il presidente -. Personalmente ho incontrato Confindustria per far sì che una parte venga dedicata anche alle aziende bergamasche che, ricordo a tutti, non hanno più lo scalo merci della stazione. Ma è evidente che un'infrastruttura di questo tipo abbia un carattere strategico nazionale e dunque l'iniziativa tocchi al ministero. Ebbene, di questo nodo intermodale si è parlato molto ma di carne al fuoco al momento ce n'è poca», ha precisato Gandolfi.

L'autostrada Bergamo-Treviglio

Poi il punto cruciale della giornata: l'autostrada Bergamo-Treviglio. Fratelli d'Italia, attraverso l'interpellanza presentata da Simone Nava e sottoscritta dai colleghi Alessandro Colletta e Marco Gaverini, aveva chiesto a Gandolfi una presa di posizione chiara sull'opera.

Il presidente prima ha sottolineato che anche la posizione dei Fratelli, alla pari di altri partiti, non era troppo chiara. Poi si è lamentato perché le istituzioni, specie la Provincia (che peraltro è azionista di Autostrade Bergamasche), non hanno ancora ricevuto copia del progetto.

Gandolfi ha giudicato «fuori luogo» il sondaggio sul gradimento dell'opera commissionato da Autostrade Bergamasche e allargato alla Bergamasca. E «deluso» perché la società «ha deciso di incontrare i Comuni uno alla volta, declinando l'invito della Provincia a un confronto allargato».

Infine, ha sottolineato che, trattandosi di un'infrastruttura di carattere regionale, «l'opinione del presidente della Provincia conta relativamente. A esprimersi deve essere la Regione che ha messo sull'opera 160 milioni di euro».

Il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi durante il Consiglio provinciale

Gandolfi ha aggiunto che la Provincia ha commissionato uno studio sui flussi di traffico che sarà reso noto nelle prossime settimane. «E sarà mia premura entro la fine di questo mese di convocare gli "Stati generali delle infrastrutture bergamasche" per fare il punto della situazione», ha aggiunto.

Con 1,6 miliardi di euro di opere pubbliche in ballo, molte delle quali strategiche anche fuori dal territorio bergamasco, «figuratevi se il povero presidente della Provincia si arroga il diritto di stabilire quali siano le priorità» ha concluso Gandolfi.

FdI si è detta soddisfatta della risposta.

Commenti
Giuseppe Boschini

E certo che finira' come la brebemi..... a sto punto pero' che vada fino a Lodi.... entrare a Bergamo per uscire un quarto d'ora dopo mi sembra ridicolo...

maria grazia cattaneo

Risposta assolutamente insoddisfacente da parte del Presidente della Provincia in cui abbiamo sperato, per comprendere, da cittadini, il destino della Bassa Pianura. Uno scaricabarile inaccettabile che dà evidenza della incapacità delle amministrazioni provinciali e locali ad assumersi la responsabilità di governare a beneficio delle comunità. Si partecipa al business del progetto ma si dichiara di non sapere.....stiamo parlando di soldi pubblici? A questo punto, da chi dobbiamo attendere il verdetto? Inutile piantare alberi nelle aiuole e mettere cestini raccogli immondizia se non abbiamo la coerenza di salvaguardare il verde rimasto. Fa gola a molti, perchè intorno ci si costruirà di tutto. E di questo saremo tutti corresponsabili.....inutile tirarsi fuori dalle responsabilità!!!

Matteo

Non ho parole...

Ser

Farà la fine di Brebemi, che la pagheremo noi e poi la vendono agli australiani , che sono i veri proprietari di Autostrade lombarde avendo ritirato nel 2020 il 55% di Intesa S.P. ed ai quali dobbiamo pure pagare il pedaggio. Basta vedere chi sono i consiglieri nel c.d.a. : l'ex ministro leghista Roberto Calderoli del 1946, l'ex deputato PLI Giuseppe Facchetti del1943, Tommaso Rocca di Tenaris; tutti espertissimi in autostrade. Dal 2021 il consigliere Bettoni Francesco ex Presidente Brebemi conosciuto come "mister asfalto", si è dimesso ed è stato sostituito da Giuseppe Mazzoleni di Carthesio società creata e gestita dal gruppo Vitali, che ha la maggioranza di Autostrade Bergamasche e ne sarà essere pure il costruttore. Opera che come la Brebemi devasterà i territori, creando l'unico vantaggio ai soliti noti. Ma Basta!

RC

“la Provincia, che peraltro è azionista di Autostrade Bergamasche” …no comment Continua lo scaricabarile tra partiti - indipendentemente dall’orientamento politico -. Tutti contrari sotto il sole, ma sottobanco? Un’opera che darà il colpo di grazia alla martoriata Bassa Bergamasca

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