oltre a palazzo moroni

Mornico, Villa di Serio, Zandobbio, Baresi: 5 paesi da scoprire il 22 e 23 marzo con il Fai

Le "Giornate di primavera" sono alle porte e celebrano anche i cinquant'anni del Fondo per l'ambiente italiano. Gli appuntamenti in Bergamasca

Mornico, Villa di Serio, Zandobbio, Baresi: 5 paesi da scoprire il 22 e 23 marzo con il Fai
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di Marta Belotti

Tra i più di 750 luoghi in 400 città di tutta Italia che sabato 22 e domenica 23 marzo ospiteranno la 33ª edizione delle Giornate Fai di Primavera, ci sono le 16 proposte in cinque Comuni della Bergamasca, tutte da scoprire. Oltre all'immancabile Palazzo Moroni di Bergamo, numerose sono le sorprese a Mornico, Villa di Serio, Zandobbio e Baresi (Roncobello).

Questi appuntamenti saranno ancora più carichi di emozioni, dato che quest'anno il Fai compie cinquant'anni. Il capo delegazione Giovanni Totis: «Ringrazio i volontari, perché se ogni anno possiamo fare tutto questo è grazie a loro. Io vado, incontro i sindaci, prendo accordi e dico: "Facciamolo". Però sono i volontari che consentono di rendere realtà il tutto».

A Zandobbio

Le meraviglie da scoprire a Zandobbio vanno dalla sua chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire, un gioiello architettonico del XVIII secolo la cui facciata è un esempio di eleganza e linearità, mentre l'interno è adornato da opere d'arte di grande valore e custodisce un pregiato organo Serassi, fino alla meno conosciuta, raramente aperta e antica: chiesa di San Giorgio in Campis.

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Affreschi

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San Giorgio Martire

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Villa la Patriana

Nel paese non mancano poi le ville, come le centralissime Villa La Patirana, che ha anche delle stupende cantine, e Villa Morlani Carrara Beroa, nota come Castello. Quest'ultima sarà aperta esclusivamente per gli iscritti al Fai, anche a quelli che si aggiungeranno il 22 e 23 marzo. A un paio di chilometri dal cuore del paese, si trova invece Villa Luogo che si staglia in una distesa verdeggiante tra campi, prati e cave del celebre marmo che qui viene estratto. Solitaria ma al contempo maestosa nella sua eleganza. 

Davanti a ciascun bene si potranno trovare, oltre ai volontari Fai, anche dei ciceroni particolari: i giovani dell'Itcst Vittorio Emanuele II di Bergamo e del Liceo Lorenzo Federici di Trescore Balneario.

Villa di Serio

Anche a Villa di Serio il viaggio può partire dalla Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano per poi scoprire le meraviglie di Casa Cavalli, che la famiglia stessa ha deciso di aprire in via eccezionale. Gli spazi, che attualmente sono un'azienda vinicola, potranno essere visitati esclusivamente gli iscritti al Fai.

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Villa Cavalli

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Santuario Madonna del Buon Consiglio

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A poche centinaia di metri, svetta invece il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, una singolare chiesa matrioska che svela passo passo ottocento anni di storia e arte. Il Santuario, chiesa giubilare, si mostra innanzitutto come un eccellente esempio di gusto neogotico, nelle forme e negli arredi, realizzato nei primi anni del Novecento. Gli apprendisti ciceroni dell'Istituto Fantoni di Clusone accompagneranno alla scoperta di questo tesoro, per un viaggio dalla modernità all’antichità.

Il municipio stesso sarà poi protagonista, in quanto si trova infatti oggi nell'antico Palazzo Carrara. Il porticato con volte a crociera su colonne di pietra e l'ampio giardino rendono ancora bene l'idea dei fasti di un tempo. Lo scalone d'onore conduce alle sale affrescate e con soffitti lignei decorati del primo piano.

Che code al Mulino!

Mulino Maurizio Gervasoni

Il mulino Maurizio Gervasoni di Baresi, a Roncobello, non ha bisogno di presentazioni, dato che ogni anno risulta tra i beni più visitati, dove si creano anche lunghe code. È un edificio rurale in pietra risalente al XVII secolo e conserva tuttora un torchio per ottenere il preziosissimo olio di  noci, un mulino per cereali datato 1672 e alcune testimonianze di un antico forno per il pane. 

Mornico

A curare le visite nel paese è stata la sezione Fai della Bassa Bergamasca con Mara Margutti che ha illustrato il grande lavoro fatto dai volontari, in collaborazione anche gli apprendisti ciceroni della scuola secondaria del paese e del Liceo Simon Weil, che rispettivamente si occuperanno della Cascina Castello e di Palazzo Perini, attuale municipio. Entrambi sono stati set dell'Albero degli zoccoli, il primo per la vita umile del popolo bergamasco, il secondo come residenza invece dei potenti.

Si aggiunge poi la visita alla chiesa dell'Addolorata, un tempo chiesa di Sant'Andrea, capace di stregare con i suoi affreschi e la parrocchiale, anche qusta dedicata a Sant'Andrea. Infine, ma solo per i soci Fai, sarà possibile entrare nell'auditorium. «Questo è un viaggio assolutamente inedito, dato che si tratta di una nostra nuova scoperta - sottolinea Margutti -. Qui c'era in realtà una chiesa un tempo, della quale si sono conservati affreschi bellissimi. Colpisce pe esempio la presenza di un drago.

Palazzo Moroni

A Bergamo è Palazzo Moroni a farla da padrone, con le visite alle sue stanze e ai suoi ambienti, ma anche al giardino, l'antica ortaglia che affascina per la sua storia e viene valorizzata ancora di più nel periodo primaverile. Si aggiunge poi uno speciale itinerario nei dintorni di Palazzo Moroni, proposto in collaborazione con l'Associazione Culturale Guide Turistiche Città di Bergamo, alla scoperta di via Porta Dipinta

La visita

Prima tappa, al civico 45: la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, gioiello longobardo che conserva, tra l'altro, un importante ciclo di affreschi con Scene della Vita di Maria dipinto nel 1525 dal pittore veneziano Lorenzo Lotto, a lungo attivo a Bergamo. Seconda tappa, la chiesa di Sant’Andrea che conserva varie pale d’altare, tra cui la Madonna in trono e santi di Moretto, pittore bresciano che si forma sulla pittura di Tiziano e in seguito sviluppa uno stile personale inconfondibile. L'itinerario si chiude a Palazzo Moroni dove, dopo avere ammirato il Cortile di Nettuno e lo Scalone d'Onore, i visitatori potranno scoprire i dipinti, gli oggetti d'arte conservati nelle sale del palazzo affrescate da Gian Giacomo Barbelli.

Alcune precisazioni

In generale, Claudio Cecchinelli sottolinea: «Chiediamo ai visitatori di verificare di volta in volta gli orari e avere pazienza di fronte a eventuali imprevisti e sorprese. Trattandosi di posti vivi e vissuti, è importante rispettarli. Inoltre, dato che ci sono anche case e ville che i proprietari aprono appositamente, chiediamo di non portare i propri animali domestici. Infine, se l'orario dice che alle 18 l'evento finisce, non significa che a quell'ora parte l'ultima visita».

Qui tutte le informazioni.

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