Carnevali replica a Cisl Fp sulla questione asili nido: «Retribuzione minima aumentata del 6,73 per cento nel 2025»
La sindaca risponde a Maurizio Lorini, segretario generale della sigla, che aveva espresso il proprio disappunto sull'aumento dei costi

Dopo il comunicato molto duro del segretario di Cisl Fp Bergamo, Maurizio Lorini, è arrivata la replica della sindaca Elena Carnevali. Lorini aveva spiegato che la sigla non aveva gradito l'attribuzione dell'aumento di costi e servizi degli asili nido e dei dipendenti comunali al rinnovo dei contratti di categoria.
La risposta della sindaca al segretario Lorini
«Rassereniamo il segretario generale Cisl Fp Bergamo, Maurizio Lorini, in merito alla volontà del Comune di perseguire l’obiettivo dell’aumento dei posti nido all’interno del sistema integrato 0-6 anni, anche in virtù dei finanziamenti Pnrr per la demolizione e ricostruzione dei nidi Gomitolo Blu, I Coriandoli, Il Bruco Verde, L'erba Voglio, Il Ciliegio», esordisce il comunicato.
«Consideriamo un valore il rispetto del rinnovo del contratto Ccnl delle Cooperative Sociali, avvenuto il 26 gennaio 2024, che, dal punto di vista economico, si è tradotto in un aumento della retribuzione minima mensile del comparto pari al 6,31 per cento per il 2024 e pari ad un ulteriore 6,73 per cento per il 2025, circostanza quest’ultima sicuramente importante e superiore a quanto programmabile visto che, in occasione del precedente rinnovo del Ccnl di categoria, l’aumento non aveva superato il 5 per cento circa».
«E altrettanto ci impegniamo nella valorizzazione delle figure educatrici alle quali, oltre al rinnovo del contratto degli enti locali, andremo a riconoscere, per coloro che ne avranno i requisiti, il passaggio dalla categoria C alla categoria D con fondi del bilancio comunale».
Carnevali conclude: «Il ruolo delle educatrici è il perno dell’intero Progetto Pedagogico offerto dal Comune di Bergamo nei Nidi e nei Poli d’infanzia. Un progetto che si fonda su alcuni elementi fondamentali: il rispetto dei bisogni personali dei bambini e delle bambine; la cura delle relazioni, degli ambienti e degli spazi; l’attenzione all’altro come parte importante per la costruzione del sé; la partecipazione delle famiglie alla vita del servizio educativo».