Sorpresa, la seconda lingua non farà più media: studenti del Lussana in sciopero
Tedesco e spagnolo diventeranno extracurriculari. E le classi che avevano scelto quell'indirizzo protestano

di Wainer Preda
Quando la professoressa di tedesco si affaccia all'uscita della scuola, scatta l'applauso. Sentito, pieno di stima, rispetto e anche affetto. Lei saluta e sorride ai suoi ragazzi, un centinaio fra studenti e studentesse di sei classi del liceo Lussana che da questa mattina, martedì 8 aprile, protestano contro la decisione di "derubricare" l'insegnamento della seconda lingua straniera (spagnolo e tedesco) a materia extracurricolare.
In una circolare diffusa nei giorni scorsi, la preside Simonetta Marafante ha comunicato quale sarà l'offerta formativa del Lussana. «In caso di convalida di questa nuova organizzazione, nella sostanza nulla cambia rispetto al passato e gli iscritti alle classi con doppia lingua godranno della medesima offerta formativa, così come già conosciuta dalle famiglie».
Piccolo particolare: il tedesco e lo spagnolo non saranno più materie curriculari. In pratica, non faranno più media con le altre materie, non saranno valutate, non entreranno in pagella, non contribuiranno ai crediti scolastici.

Il potenziamento della seconda lingua, per anni fiore all'occhiello della scuola, dunque verrà "declassato". E dire che finora ha attratto, nella sua particolarità, frotte di studenti, identificati nelle sezioni A e C.
«Io vengo da molto distante - racconta una ragazza - ha fatto tanti sacrifici per venire in questa scuola, convinta dell'importanza di conoscere più lingue, per il mio futuro. E ora mi trovo improvvisamente cambiate le carte in tavola».
«Abbiamo aderito a un'offerta formativa che per oltre 15 anni - spiegano gli studenti - ha contraddistinto il nostro Liceo come un'eccellenza sul territorio. Abbiamo scelto un indirizzo che includeva una seconda lingua straniera perché credevamo e crediamo nel valore formativo e culturale di quest'esperienza. Non è accettabile che, a pochi mesi dalla maturità, ci venga detto che il nostro percorso è "illecito", che le ore svolte non saranno riconosciute, che i nostri voti non avranno nessun peso nei crediti scolastici».

Sacrosanto. Nella circolare la preside ha precisato che tutto nasce da «approfondimenti normativi e segue altresì apposite interlocuzioni con l’Ufficio scolastico provinciale. Interlocuzioni ancora in corso e che dovranno confermare la necessità di agire questo nuovo assetto».
Nuovo assetto che, a quanto pare, dovrebbe entrare in vigore dal prossimo settembre 2025. Ma gli studenti hanno il timore che la normativa possa pesare anche sulla maturità in arrivo. Forse un confronto diretto e chiarificatore sarebbe auspicabile.
«La decisione è arrivata in modo improvviso - sostengono i ragazzi - . Nessuna comunicazione ufficiale, nessun coinvolgimento degli studenti , dei genitori, dei docenti. La notizia ci è giunta attraverso voci, confermate solo in un secondo momento da una circolare che ha colto tutti di sorpresa. E' inaccettabile che un cambiamento così importante venga imposto senza un confronto reale con chi è direttamente coinvolto».
Gli studenti proseguiranno la protesta per tutta la giornata. Se ci siano ancora margini di manovra o la decisione sia già definitiva non è dato sapere. Avremmo voluto chiederlo direttamente alla dirigente scolastica che questa mattina non ci ha voluto concedere "udienza", limitandosi a dire che «non intende rilasciare dichiarazioni».
Il nostro sistema scolastico è prigioniero di arcaicismi (e stantie rendite di posizione). Al giorno d'oggi c'è bisogno estremo di giovani che conoscano le lingue straniere, e la nostra scuola che fa? Disincentiva quelli che scelgono volontariamente di studiarle. Ottima figura di palta!! Ai ragazzi suggerisco di studiarle comunque bene, farlo non darà più crediti ufficiali per la scuola, ma sicuro dà crediti reali per la vita che viene dopo la scuola.