Rischio crolli

Sedrina, resta chiusa la ciclopedonale che passa sotto il ponte di Pacì Paciana

Slitta al 27 aprile la riapertura. Si pensa a una soluzione temporanea con una struttura metallica, ma serve un intervento risolutivo

Sedrina, resta chiusa la ciclopedonale che passa sotto il ponte di Pacì Paciana
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Quel tratto è troppo pericoloso: così, il Comune di Sedrina ha deciso di non riaprire la ciclopedonale che passa sotto il ponte del Fagino (meglio conosciuto come il ponte di Pacì Paciana), dopo il crollo di pezzi di materiale avvenuto alla fine di marzo.

Una copertura metallica come soluzione temporanea

Il tratto di ciclopedonale doveva riaprire il 5 aprile, nel caso in cui i tecnici comunali avessero confermato la sicurezza. Cosa che non è, però, avvenuta: come riporta Val Brembana Web, infatti, il rischio di altri crolli è concreto. Confermata, quindi, la chiusura.

La data di riapertura è stata prorogata al 27 aprile, ma potrebbe essere allungata ancora. Questo perché è necessario un intervento per ripristinare la sicurezza del passaggio: nelle prossime settimane, i tecnici comunali e la Provincia si confronteranno per cercare almeno una soluzione provvisoria.

L'ipotesi più concreta sembrerebbe l'installazione di una copertura metallica sotto il ponte, ancorata alla pista ciclabile, per evitare che nuovi distacchi colpiscano pedoni e ciclisti di passaggio. Serve, però, un intervento risolutivo e di messa in sicurezza completa, ma le spese sono piuttosto elevate: si parla di circa un milione di euro.

Per recuperarli, l'amministrazione comunale guidata da Stefano Micheli si era già rivolta a Regione Lombardia. La chiusura del tratto blocca - di fatto - l'intera ciclopedonale della Val Brembana. Per aggirarla, ciclisti e pedoni dovrebbero deviare lungo la strada provinciale e poi imboccare l'incrocio con la Val Brembilla, mettendo a rischio la propria incolumità vista la pericolosità del percorso alternativo.

Commenti
RC

Molte attività della valle stanno avendo perdite per il mancato cicloturismo

Stratos

Volevo ricordare che questa ciclopedonale è utilizzata da tanti ciclisti italiani e turisti stranieri, evitando di transitare sulla strada principale, quindi non è solo bello averla. Nei paesi più evoluti del nostro le ritengono prioritarie.

Marcello

Secondo logica, una spesa del genere (1 milione) non può essere prioritaria, visto che si tratta di dedicarla a un "nice tò have". La ciclabile può restare chiusa, si vive lo stesso .

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