Dalla Bassa alla Val Brembana, ecco come si amplia la videosorveglianza della Provincia
Quali sono le zone sensibili che verranno monitorate 24 ore su 24 per prevenire l'abbandono di rifiuti e punire i colpevoli

Con l'approvazione del progetto di ampliamento del sistema di video sorveglianza proposto dalla Provincia di Bergamo e varato in Prefettura ieri, mercoledì 9 aprile, le aree di sosta controllate salgono a ventuno.
Se ne aggiungono infatti nove (con finanziamento regionale da 155 mila euro) alle dodici attivate nell'estate 2023 per il contrasto all'abbandono dei rifiuti.
Dove sono posizionate
Per la prima dozzina, la scelta era ricaduta sulla Provinciale 35 tra Alzano e Villa di Serio, sulla Bergamina in variante alla ex Statale 472 nei territori di
Arzago, Casirate e Treviglio e sull'Asse interurbano nel tratto fra Bergamo e Curno. L'Eco di Bergamo riporta dove si trovano le nuove approvate ieri: tre sono localizzate ancora tra Arzago, Casirate e Treviglio, quattro sulla Provinciale 91 bis a Brusaporto e Bagnatica e le ultime due lungo la Provinciale 14 a Sant'Omobono Terme.
Un metodo che funziona
Queste aree vengono monitorate costantemente, 24 ore su 24, da operatori specializzati del Centro di controllo operativo. Secondo quanto dichiarato da via Tasso, questo sistema si è dimostrato efficace nella prevenzione e nell'individuazione di abbandoni impropri che, lì dove sono state sistemate le videocamere, sono diminuiti. Da qui quindi la speranza che, ampliando le zone sotto controllo, il fenomeno possa essere sempre meno frequente.